CLERKS: L’ESILARANTE GIORNATA – TIPO DI DUE COMMESSI
Nell’ormai lontano 1994 Kevin Smith si affermava davanti alla critica ed il grande pubblico con il film Clerks. Grazie a questa sbalorditiva Opera prima, Smith si rivelò essere il debuttante più talentuoso e creativo del periodo. Oltre al lavoro dietro la macchina da presa, il regista è stato capace di vestire i panni di un cantastorie, pronto a raccontare il quotidiano di una generazione X in continuo fermento.
Dante Hicks (Brian O’Halloran) lavora come commesso presso un negozio di generi alimentari, mentre nel videonoleggio a fianco della sua attività lavora il suo amico Randal Graves (). In entrambi gli esercizi entrano diverse figure stravaganti e, mentre Dante prova a classificare una lista sulle loro problematiche di vita, il menefreghista Randal guarda film porno proponendo argomentazioni essenziali come il vero significato dietro la distruzione della Morte Nera. A questo irriverente quadretto famigliare si accosta uno strano duo di spacciatori, che commerciano i loro loschi affari al di fuori del negozio.
Completamente girato in bianco e nero, le riprese di questa pellicola sono state effettuate nel negozio dove lo stesso Kevin Smith da ragazzo, aveva lavorato come commesso. Pochi ciack per una storia girata in soli 21 giorni, così come per la fase di montaggio che il cineasta ha curato personalmente giorno per giorno. Queste premesse, unite ad un budget da 27,500 dollari, rappresentano la sintesi di un cinema rivoluzionario e indipendente portato avanti con fierezza da un’unica mente.
Oltre ad un bagno di successo per il regista il film ha dato vita e successo ai famosi personaggi di Stoner Jay (Jason Mewes) e del suo fedele amico Silent Bob (interpretato dall’onnipresente Kevin Smith). Questi due soggetti, attraverso la loro esilarante interpretazione, sono diventati il fiore all’occhiello del regista, che li ha successivamente inseriti in altre sue Opere quali: Generazione X (1995), In cerca di Amy (1997), Dogma (1999), Jay e Silent Bob – fermate Hollywood (2001), fino al rientro in base con Clerks II.
Non ci sono dunque parole per elogiare l’iperattiva vena artistica di questo vero Cineasta ( e fumettista) in grado di creare il View Askewniverse: un universo cinematografico immaginario che racchiude i film sopracitati, correlati dalla ricorrente presenza di una cricca di attori sempre fedeli alla sua causa. Sagace, divertente, grottesco e a tratti malinconico. Non basterebbero neanche mille aggettivi per descrivere il reale valore di Clerks, Cult politicamente scorretto da vedere e rivedere per poterne saggiare ogni minuscolo dettaglio.