HA VINTO UN ROAD MOVIE FAMILIARE TRA EMARGINAZIONE, CRIMINALITÀ E REDENZIONE
Anche il 32° Torino Film Festival si è concluso. La rassegna di cinema quest’anno è stata protagonista di alcuni cambiamenti, primo fra tutti quello della direzione, passata nelle mani della vice direttrice delle scorse edizioni Emanuela Martini. Numerosi i film in cartellone, circa 200 divisi in diversi programmi, che hanno attirato l’attenzione di torinesi e non.
Vincitore assoluto di Torino32 e dei 15mila euro in palio, scelto dalla giuria composta da Ferzan Ozpetek, Geoff Andrew, Carolina Crescentini, Debra Granik e György Palfi, è stato Mange tes morts di Jean-Charles Hue, già vincitore del Prix Jean Vigo alla scorsa Quinzaine des Realisateurs di Cannes.
Ad aggiudicarsi il Premio Speciale della giuria – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è For Some Inexplicable Reason di Gábor Reisz, film ungherese che ottiene anche altri tre premi: il premio del pubblico e i due premi collaterali Premio Scuola Holden Storytelling & Performing Arts e Premio Achille Valdata.
Anche l’Italia vince sotto il nome di Eleonora Danco e il suo N-Capace, che ottiene due menzioni speciali della giuria, una al film (“perché dimostra di essere una grande promessa per il futuro e perché ci ha colpito emotivamente e intellettualmente con un ritratto, così lirico e penetrante, dell’Italia di oggi”) e un’altra ai suoi protagonisti (“abbiamo apprezzato i loro contributi al film, che sono divertenti e onesti e che ci hanno insegnato moltissimo”).
Il premio per la miglior attrice va ex-aequo a Sidse Babett Knudsen per la sua interpretazione di Cynthia in The Duke of Burgundy di Peter Strickland e Hadas Yaron nel ruolo di Meira in Felix & Meira di Maxime Giroux. In quest’ultimo film ha recitato anche Luzer Twersky, vincitore come miglior attore. A Felix & Meira è stato inoltre assegnato il Premio Interfedi per il rispetto delle minoranze e per la laicità. Il premio per la miglior sceneggiatura è andato al neozelandese What We Do in the Shadows di Jemaine Clement e Taika Waititi.
Per quanto riguarda la sezione Internazionale.doc si è aggiudicato il premio come miglior film Endless Escape, Eternal Return di Harutyun Khachatryan con la produzione mista Armenia/Olanda/Svizzera. Menzione speciale nella stessa sezione a Snakeskin di Daniel Hui. Ha vinto invece in Italiana.doc Rada di Alessandro Abba Legnazzi, e il premio speciale è stato consegnato a 24 heures sur place di Ila Bêka e Louise Lemoine.
Concludiamo il nostro excursus con il Premio Cipputi, assegnato a Costanza Quatriglio per il suo documentario Triangle e con il Premio FIPRESCI vinto dal francese Mercuriales di Virgil Vernier.