DALL’IMMAGINARIA REPUBBLICA DI ZUBROWKA, STORIA DI UN DOLCE PERFETTO
Gradi centigradi -2, 0, 8, -1, sole (poco), nuvole (tante) , cappotto (già da portare in lavanderia), guanti (quasi sempre dimenticati), virus micidiali (…il raffreddore), lista dei buoni propositi per il 2015 (identica a quella del 2014), neve (non attacca mai), abbonamento in palestra (per andarci una volta al mese!). Alle 4 di pomeriggio è già notte (nemmeno fossimo in Svezia), compleanni da festeggiare ( minimo 10) , le grandi previsioni dell’oroscopo annuale (anche quest’anno Paolo Fox dice sarò ricca dal mese di settembre in poi, staremo a vedere)….insomma mio caro Gennaio: risulti al quanto impegnativo!
Diamo però un po’ di merito a questo mese dell’anno che anche se a volte “uggioso” nasconde piccoli tesori, specialmente per noi inguaribili appassionati di cinema e cucina. In questo periodo infatti vi sono miriadi di film in uscita, nuove puntate di serie tv a cui ci siamo appassionati e di conseguenza lunghe maratone di film e voglia di piatti che danno conforto per superare l’inverno. Dedico la rubrica di questa settimana and un’artista che ammiro molto per il suo stile unico e la sua immaginazione: il regista Wes Anderson.
Chi non è riuscito ad appassionarsi alle strambe avventure della famiglia Tenenbaum, chi non ha seguito con passione la corsa sul Treno per Darjeeling, chi non si è intenerito seguendo la fuga d’amore dei due protagonisti di Moonrise Kingdom? Questa settimana Snack si gira presenta l’utima fatica del regista e se ne va nell’immaginaria Repubblica di Zubrowka (nell’est europa) per alloggiare nel Grand Budapest Hotel e svelare la ricetta segreta dei Courtesan al cioccolato di Mendl.
Il Grand Budapest Hotel è un luogo speciale che ha visto un passato florido e ricco, questo è quello che Zero Moustafa racconta ad uno scrittore appena arrivato nell’hotel, che incuriosito da quel luogo così insolito e isolato vorrebbe saperne di più come possibile spunto per il suo romanzo. Il vecchio Zero ne è più che felice e invita lo scrittore a cena. Qui Zero racconta che il concierge dell’hotel in precedenza era il leggendario Monsieur Gustave un uomo eccentrico, molto curato e devoto al suo lavoro, amante della poesia e con l’abitudine di intrattenere molteplici relazioni con le ricche ospiti dell’hotel, quasi sempre molto più anziane di lui. Zero Moustafa era un ragazzo in cerca di lavoro quando conobbe il signor Gusatve, e diventò immediatamente il suo pupillo e “lobby boy” preferito.
Dopo la morte della sua ultima ricchissima e anziana amante, Monsieur Gustave scopre di far parte del suo testamento di morte e più precismante di essere il legittimo proprietario del dipinto di Johannes Van Hoytl il Giovane: “Ragazzo con la mela”. Il figlio Dimitri e le zie non prendono bene la notizia e accusano Monsieur Gustave di aver progettato la morte dell’anziana Madame D. Si crea così un’incessante catena di eventi che portano i protagonisti della nostra storia in raccambolesche fughe per nascondere il dipinto, per far scappare Monsieur Gustave dalla prigione, per sfuggire alla polizia e tornare al Grand Budapest Hotel. In tutto ciò il giovane Zero conosce Aghata che si rivelerà grande aiuto per i due insoliti amici e che lavora in una pasticceria celebre per i suoi Courtesan al cioccolato.
Bè non posso di certo dirvi come va a finire o entrare nei particolari della storia perchè rischierei di rovinare quel piacere visuale, narrativo e quell’humor sottile velato di drammaticità del che caratterizza il lavoro di Wes Anderson. Il suo stile inconfondibile, la fluidità delle scene , i colori e la fotografia di questo film saranno un puro piacere per gli occhi, vi sembrerà di leggere uno di quei libri pop up che leggevamo da piccoli o di assistere ad un favoloso spettacolo tetrale ridimensionato per il grande schermo. Un cast d’eccellenza che vede attori, alcuni ormai fedeli al regista, come: Ralph Finnes, Edward Norton, Jude Law, Adrien Brody, Willem Defoe, Bill Murray, F.Murray Abraham, Jason Shwartzman, Tilda Swinton, Owen Wilson, Tom Wilkinson e tanti altri ancora
Bene, come accennato in precedenza nella storia appare una dolcissima ragazza con una grande voglia sulla guancia: Aghata. Lei è l’ispirazione per la ricetta di questa settimana. Presso la pasticceria Mendl’s, Aghata prepara piccoli dolci e a base di bignè ripieni di cioccolata e ricoperte di glassa, i Courtesan al cioccolato di cui Monsieur Gustave va letteralmente pazzo e che non risulteranno solo deliziosi ma anche molto utili! Non preoccupatevi se non saranno perfetti come quelli di Aghata, e se finerete impiastricciati e infarinati come lei, seguendo con pazienza questa ricetta avrete anche voi la possibilità di assaggiare questi piccoli dolci paradisiaci. Pronti?
Ricetta Courtesan al cioccolato
Ingredienti:
L’impasto: 150 g di farina, 100 g di burro, 4 uova, 20 g di zucchero semolato, sale
La farcitura: 1 tazza e 1/2 di latte, cioccolato fondente, 3 tuorli, 1/2 tazza di zucchero, 2 cucchiai di cacao, 1 cucchiaio di farina, 2 cucchiai di amido di mais
La glassa: 225 g di zucchero a velo, 4 cucchiai di latte circa, 1 baccello di vaniglia, 3 coloranti per alimenti (lavanda, verde pallido e rosa)
I bignè: versate in una casseruola a fondo spesso 2,5 dl di acqua, unite il burro tagliato a dadini, lo zucchero e 1 pizzico di sale. Portare a ebollizione mescolando con un cucchiaio di legno. Togliete la casseruola dal fuoco e incorporate la farina facendola passare attraverso un setaccio. Mescolare in modo da ottenere un composto omogeneo. Proseguite la cottura a fuoco basso per 3 minuti circa, finché l’impasto si staccherà dalle pareti della casseruola e si raccoglierà in un unico blocco. Lasciate raffreddare e intanto sbattete in una ciotola le uova e incorporatele all’impasto mescolando con energia. Riempite una tasca da pasticciere con la pasta preparata per i 2/3 e fatela scendere sulla placca foderata con carta da forno. Preparate i bignè di tre dimensioni diverse: grandi, medi e piccoli e fate attenzione a tenere la giusta distanza tra uno e l’altro. Cuoceteli in forno già caldo a 180° per 25-30 minuti, fino a quando saranno gonfi e dorati. Dopo averli sfornati, lasciateli intiepidire quindi trasferiteli su una gratella e fateli raffreddare. Con un coltellino praticate un piccolo foro alla base di ogni bignè.
La farcitura: scaldate il latte in un pentolino, aggiungete 1 tavoletta di cioccolato fondente a pezzetti e mescolate finché si sarà sciolto. In una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, unite la farina, il cacao e l’amido di mais fino a ottenere un composto omogeneo. Versate metà cioccolato fuso nella ciotola, poco alla volta, mescolando con una frusta. Quindi riunite tutto nel pentolino e fate addensare a fuoco basso, continuando a mescolare; togliete la crema al cioccolato al primo cenno di bollore. Lasciatela raffreddare, riempite a metà una tasca da pasticciere e farcite i bignè.
La glassa: in una ciotola setacciate lo zucchero a velo e versate a filo il latte a temperatura ambiente. Mescolate per amalgamare bene i due ingredienti. Incidete il baccello di vaniglia nel senso della lunghezza e con un coltellino raschiate i semini all’interno facendoli cadere dentro la glassa. Continuate a mescolare sempre nello stesso senso fino a quando, sollevando il composto, formerà una sorta di nastro colante. Distribuite la glassa in tre ciotole e aggiungete il colorante alimentare (lavanda, verde pallido e rosa). Mescolate energicamente per ottenere un colore uniforme. Immergete i bignè grandi (solo la parte superiore) nella glassa color lavanda, i medi in quella verde e i piccoli in quella rosa. Disponeteli su un vassoio e lasciateli asciugare. Sovrapponeteli uno sull’altro in ordine di grandezza, per “incollarli” basta mettete una goccia di glassa fresca tra i tre bignè. Guarnite l’ultimo bignè piccolo con una stella di glassa in cima e con un chicco di cacao.