DAL LIBRO DI E.L. JAMES AL FILM DI SAM TAYLOR JOHNSON
Il box office di lunedì sicuramente lo incoronerà come film di questo week end. 50 sfumature di grigio, il lungometraggio tratto dal primo – omonimo – capitolo della trilogia di E.L. James è finalmente arrivato al cinema in tempo per deliziare gli innamorati più smaliziati. Nato come fan fiction di Twilight, il cui titolo era Masters of Universe, e fatto sparire molto presto dai siti dedicati alla saga della Meyer perché ritenuto “troppo” erotico, il percorso di 50 sfumature ha attraversato il web per qualche tempo approdando prima sul sito apposito creato dalla stessa autrice per poi passare in e-book e diventare, come romanzo cartaceo, uno dei più grandi successi degli ultimi 10 anni superando per vendite in Inghilterra anche l’amatissimo Harry Potter.
l passaggio dal libro al film per un successo di tale livello ormai è quasi un’ovvietà e, dopo un casting durato mesi che ha visto nominati vari bellocci e varie bellocce di Hollywood, finalmente è possibile vedere al cinema le peripezie amore e sessuali di Anastasia Steele e Christian Grey interpretati rispettivamente da Dakota Johnson e Jamie Dornan. Da un libro il cui spessore letterario è pari a quello di un Harmony di certo non ci si poteva aspettare un film eccellente anche Taylor Johnson ha fatto di tutto nella fotografia patinata per dare un tono a una pellicola fallimentare dal punto di vista squisitamente artistico fin dalla sua genesi.
Il motivo per cui in molti correranno in sala non è certo per assistere alla più banale delle storie romantiche ma per la curiosità, morbosa, di vedere qualche scena di sesso sul grande schermo memori, probabilmente, delle focose peripezie sessuali descritte, in maniera anche abbastanza retorica, nel libro.
La delusione degli anti-cinefili voyeur (perché i cinefili duri e puri sanno benissimo che c’è una quantità enorme di film erotici di culto nettamente superiori a 50 sfumature e in grado di far impallidire anche il Dominatore Mr. Grey) sarà enorme perché di scene hot nel lungometraggio ce ne sono ben poche e gli amplessi che E.L. James si è premurata di descrivere nel suo romanzo sono stati quasi tutte tagliate nel lungometraggio che infatti in Italia è vietato solo ai minori di 14 anni.
La storia, nei momenti in cui i protagonisti sono vestiti (pochi a dire il vero ma abbastanza per coprire dignitosamente due ore di lungometraggio) è abbastanza fedele al libro, tranne nella caratterizzazione dei due personaggi che se già sembravano surreali nella versione cartacea in quella cinematografica sembrano mettere a disagio anche i due interpreti che appaiono intimiditi dal loro copione fatto tutto di gemiti, sospiri e labbra morse e sguardi languidi.
Ciò che nettamente differenzia il libro dal film è il sesso: se nel libro sono presenti copule e sezioni sadomaso di ogni tipo nel film quello che c’è è la perpetua promessa che avverranno mantenuta poco e male. Del romanzo erotico divenuto famoso proprio per aver dato alle casalinghe 50 sfumature di sogno proibito da immaginare è rimasta solo la noia di un dramma d’amore impossibile già troppe volte raccontato.