BETTER CALL SAUL, LO SPIN-OFF DI BREAKING BAD INCENTRATO SU SAUL GOODMAN
Per qualunque problema, Better Call Saul, meglio chiamare Saul. Sette anni prima di approdare a Breaking Bad, scopriamo il passato di Saul Goodman (Bob Odenkirk), conosciuto ancora col nome di Jimmy “James” McGill, quando ancora era un brillante avvocato di successo e poi divenne difensore legale di personaggi poco discutibili, spesso legati al crimine organizzato. La trama di Better Call Saul, spin-off di Breaking Bad, non sarà lineare, in quanto composta da flashback e flashforward ambientata durante e dopo la serie madre.
Saul Goodman è certamente uno dei personaggi più amati di Breaking Bad, insieme agli indimenticabili Walter White (Bryan Cranston) e Jesse Pinkman (Aaron Paul), sebbene uno spin-off della serie era nell’aria già dal 2012. Fu lo stesso Vince Galligan, creatore di Breaking Bad ad annunciare di concentrarsi sul personaggio di Saul e di esplorarne i suoi caratteri; seppur più cinico rispetto a Walter White, i due non si differenziano poi così tanto. Entrambi hanno una carriera brillante che vede andare a rotoli per colpa di fattori esterni, quali crisi e situazione economica, e quindi inevitabilmente finiscono per invischiarsi con affari loschi, tra droga e criminalità. Un affresco realistico di una società moderna rappresentato da uno dei personaggi più complessi di Breaking Bad.
Non c’è bisogno di citare la magistrale scenografia che sa di cinema: atmosfere e ambientazioni desertiche, dove l’unica luce è rappresentata dal sole che picchia incessantemente dall’alto. L’humor è quello nero, a cavallo tra il drama e il comedy.
Visto il successo della serie, che ha registrato più di 6 milioni di telespettatori con i primi due episodi messi in onda (il numero più alto per una rete via cavo), la rete AMC ha annunciato una seconda stagione di Better Call Saul, sempre composta da 13 episodi, che andranno in onda a inizio 2016. Gli orfani di Breaking Bad saranno contenti di saperlo: Better Call Saul è un fantastico prequel.