LA DISNEY SI È CONFERMATA AGLI OSCAR 2015 REGINA DELL’ANIMAZIONE
Walt Disney pigliatutto ma, d’altronde, c’era da aspettarselo. La major d’animazione statunitense ha fatto incetta di Oscar: sono sue, infatti, le statuette per il Miglior Corto e il Miglior Film Animato vinte rispettivamente con Feast e Big Hero 6.
Big Hero 6, 54mo classico Disney, è stata la pellicola di Natale dello scorso anno ed il film che sancisce la prima collaborazione ufficiale tra Walt Disney Pictures e la Marvel anche se, a onor del vero, la Marvel si è “dissociata” dalla produzione che in effetti ha completamente reinterpretato i fumetti sui quali è stata basata la storia (famosi per lo più in Giappone) che vede come protagonista Hiro Amada e il tenerissimo assistente sanitario robot, con un’anima, Baymax.
Feast, il corto che al cinema ha accompagnato la proiezione di Big Hero 6, è invece una delle “brevi” perle d’animazione della Walt Disney. Diretto da Patrick Osborne (direttore dell’animazione di Paperman già Premio Oscar nel 2014) Feast parla dell’amicizia tra un cane e il suo padrone, scandita nel corso di 12 anni, in soli 6 minuti di film. Il legame tra Winston e l’umano che lo trova e lo adotta, James, nasce da una patatina fritta, e prosegue attraverso il cibo, a volte rovesciato accidentalmente.
Per la lavorazione del corto, il cui quadrupede protagonista somiglia moltissimo a un altro “migliore amico dell’uomo” targato Disney ovvero Bolt il cane che credeva di essere un supereroe nell’omonima pellicola. Il team ha avuto a disposizione un anno di tempo per la realizzazione e, come accaduto in passato anche per Classici senza tempo come La Carica dei 101 i cui disegni sono stati ispirati da piccoli dalmata ospitati agli Studios, la squadra ha portato in ufficio tre terrier di cui hanno monitorato il comportamento, soprattutto nell’atto di mangiare.
Mentre degli stilisti del cibo sono stati consultati per la disposizione dei piatti. L’attenzione ai particolari degli autori e dei disegnatori Disney ancora una volta è stata premiata e lo scontro diretto con la DreamWorks, che agli Oscar era rappresentata da Dragon Trainer 2 dato fino all’ultimo come vincitore, anche stavolta è stato vinto dalla Regina incontrastata dell’animazione.