IL RISCATTO CAMPAGNOLO DI UN GRUPPO DI INSODDISFATTI QUARANTENNI
DURATA: 115′
DATA DI USCITA: 19 FEBBRAIO 2015
VOTO: 3/5
La campagna è il luogo preferito per le fughe dalla quotidianità, lo abbiamo visto di recente con il film di Paolo Genovese “Sei mai stata sulla luna?” e lo ritroviamo adesso con “Noi e la Giulia“. L’aspetto rurale, quasi ruspante, della masseria diventa occasione per un gruppo colorito di quarantenni per scappare dalla monotonia nella quale sono incastrati e iniziare una nuova vita.
I personaggi scelti dal regista romano sono improbabili e chi per un motivo chi per un altro insoddisfatti delle loro vite, facciamo così la conoscenza di un truffaldino televenditore di orologi (Edoardo Leo), un uomo affetto da alopecia (Stefano Fresi) e un venditore di automobili in piena crisi dopo la morte del padre (Luca Argentero). I tre vengono poi affiancati da una toscanissima Anna Foglietta, con pancione annesso, e da Claudio Amendola in versione “Hasta la Victoria Siempre”. Il gruppo tenterà di rilevare una masseria, con l’obiettivo di trasformarla in un agriturismo ma finirà per scontrarsi con la camorra, rappresentata dal divertentissmo Carlo Buccirosso.
Edoardo Leo ha la capacità di essere totalmente spontaneo e naturale in qualunque personaggio, e di regalare la stessa immediatezza ai suoi attori, per quanto assurde le vicende siano si ha sempre la sensazione che quello che accade sia logico e naturale, permettendo al film di scorrere liscio come l’olio. La durata non gioca a favore del regista romano, forse due ore sono un pò troppe, ma la carenza più evidente è forse nella difficoltà di mantenimento della caratterizzazione dei vari personaggi, il folklore che li avvolge all’inizio non dura fino alla fine e la coralità ne risente lievmente.
In ogni caso il film di Edoardo Leo è un divertente spaccato di evasione, un’isola che non c’è per quarantenni che necessitano più di stimoli che di sogni.
Buona Visione!