DA UN CLASSICO DI MARTIN SCORSESE…UNA RICETTA ITALOAMERICANA
Quando si parla di cucina noi italiani drizziamo le orecchie e anche la persona meno esperta nell’arte tra i fornelli si sente comunque in grado di difendere la propria eredità enogastronomica, e non ci sono rivali. La vediamo un po’ così: “Buonissima la cucina francese ma troppo burro e poi mettono la pasta come contorno! Quella spagnola è saporita ma un po’ monotona. Quella inglese…perchè hanno un tipo di cucina? Quella indiana è molto particolare ma troppo speziata. Quella giapponese è gustosa ma non si può mangiare riso tutti i giorni! E gli americani…..esattamente come gli inglesi con la fortuna di aver avuto una forte influenza culinaria italiana (anche se non è esattamente come quella nostrana)”.
Ammettiamolo, siamo davvero orgogliosi e un po’ arroganti, quando parliamo della nostra cucina ma non siamo gli unici a contemplare i nostri piatti e i nostri prodotti, famosi ormai ovunque. Dalla pizza, alla pasta fino al gelato, l’Italia fa sognare i palati di mezzo mondo. È nel film Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese che ho trovato una storia che parla, purtroppo, di organizzazioni mafiose italiane ma anche di lealtà, amicizia e di quanto sia semplice e indispensabile la cucina di casa per un italiano.
Quei bravi ragazzi (Goodfellas) è un gruppo criminale di Brookylin comandato dal potente capo della famiglia Lucchese, Paul Circeo. Henry Hill (Ray Liotta) è un ragazzo mezzo irlandese e mezzo italiano che grazie alle sue origini e ai suoi servigi riesce ad entrare nel gruppo sin da piccolo.
Affiancato da James Conway (Robert De Niro) e Tommy De Vito (Joe Pesci) Henry intraprende la carriera criminale accorgendosi che gli amici con cui ha legato, e che tanto rispetta, sono estremamente violenti e spesso arrivano all’omicidio. Anche da adulto Henry non abbandona la sua carriera e i suoi amici, godendo dei vantaggi e la ricchezza della loro vita da delinquenti. Le notti vengono trascorse al club Copacabana dove Henry conosce Karen, sua futura sposa e madre dei suoi due figli. Grazie alla costruzione del grande aereoporto JFK nel Queens, gli affari del gruppo moltiplicano grazie ai furti di camion e merci di ogni tipo e in seguito entrando nel lucroso mondo del traffico di droga.
Tradimenti, lealtà, bugie e pareggio dei conti fanno parte di questa giostra criminale che ci mostra l’evoluzione di una, delle tante, realtà criminali nella città di New York, negli anni che vanno dal 1955 fino al 1980. Martin Scorsese, si sa, non sbaglia quasi mai e se siete appassionati di questo genere di film allora dovete assolutamente guardare i Goodfellas. Un cast eccezionale, una sceneggiatura dinamica con dialoghi in pieno stile gangster, una storia che appassiona e in qualche modo trasforma gli eroi in perdenti mostrando la triste realtà dietro la ricchezza non onesta.
Con i bravi ragazzi non si scherza, neanche quando si parla di cucina. Nel film se ne parlerà spesso e anche in prigione la qualità delle cene non è di certo da carcerati. Scordatevi bettole buie dietro sbarre di ferro, i Goodfellas condividono una cella unica con un’attrezzata cucina, ricevono prodotti di ottima qualità, tra cui bistecche e aragoste, bevono vino aspettando con la pancia piena il momento di uscire.
Per fare le polpette al sugo, non basta solo mettere tutto insieme soffriggere e mescolare, bisogna avere cura del dettaglio, non abbondare nelle dosi, trovare il giusto equilibrio tra gli ingredienti per esaltare il loro semplice gusto. Insomma se ci riescono i bravi ragazzi in prigione ce la facciamo anche noi no? Pronti per una gustosissima cena da gangster?
Ingredienti per 3 persone
300 gr di carne di manzo/vitellone
750 ml di passata di pomodoro
3 cucchiai di parmigiano grattugiato (oppure pecorino romano)
1 uovo
4 fettine di pan carrè bagnate
1/2 bicchiere di latte
sale e pepe
1/4 di cipolla
rosmarino secco (facoltativo)
prezzemolo, olio extravergine di oliva
COME FARE LE POLPETTE
Con queste dosi otterrete 13 polpettine della grandezza di una grossa noce. mettete in un piattino il pan carrè (o mollica) ad ammollare con mezzo bicchiere di latte dopo pochi secondi strizzate il pan carrè e sbriciolatelo. Mettetelo all’interno di una ciotola con tutti gli altri ingredienti per preparare le polpette: carne macinata, parmigiano grattugiato, prezzemolo, uovo e sale. Mescolate con una mano e formate le polpettine della grandezza di una grossa noce (se volete farle più grandi ricordate di aumentare il tempo di cottura in seguito), conservare momentaneamente in frigo mentre preparate il sugo.
mettete in una padella con bordi alti 3 cucchiai di olio e mezza cipolla sminuzzata a dadini, fare rosolare leggermente la cipolla e versate nella padella 750 ml di passata di pomodoro, fate cuocere per una decina di minuti, aggiungete adesso le polpette nel sugo ed aggiungete anche mezzo bicchiere d’acqua, fate cuocere a fiamma medio-bassa per 15 minuti, smuovendo ogni tanto la padella in modo che le polpette non si attacchino al fondo. A metà cottura girate le polpette per farla cuocere dall’altro lato. Dopo 15 minuti il sugo si sarà ristretto e le polpette saranno cotte.
Impiattate ed aggiungete un po’ di rosmarino essiccato se vi piace. Ed ecco pronte le vostre polpette al sugo, col sugo avanzato potete tranquillamente condire la pasta, le polpette al sugo possono essere conservate anche per il giorno seguente in frigo con tutto il sugo. Buon appetito!!