Roscoe Arbuckle, uno dei primi divi di Hollywood

ROSCOE “FATTY” ARBUCKLE, MAESTRO DI KEATON E GRANDE AMICO DI CHAPLIN

Roscoe ArbuckleSin da bambino, Roscoe Arbuckle appare decisamente paffutello. Quella che sarebbe potuta essere solo una fase infantile si trasforma però in una condizione fisica perenne a causa del bullismo di cui è vittima a scuola e a casa, da parte del suo stesso padre. Il cibo diventa una consolazione, innescando una spirale per cui Roscoe rimane sovrappeso, timido ed estremamente riservato. Tuttavia la sua timidezza sembra scomparire come per incanto quando si ritrova su un palcoscenico: a soli otto anni comincia a esibirsi come cantante, giocoliere e comico, stupendo il pubblico con un’agilità che contraddice le sue fattezze.

Compiuti dodici anni, nel 1899, inizia a viaggiare per gli Stati Uniti, affinando le sue capacità e costruendosi una carriera. Nel 1908 si unisce a una compagnia di vaudeville e partecipa addirittura ad un tour in Cina e in Giappone. Tornato in America approda sul grande schermo con una piccola parte in Ben’s Kid e viene assunto dallo studio di produzione Keystone. In poco tempo Roscoe appare in centinaia di brevi commedie, spesso diretto da Henry “Pathé” Lehrman, distinguendosi per bravura e trovate innovative: in A noise from the Deep (1913) è uno dei primi attori a prendersi una torta in faccia davanti alla macchina da presa.

“Fatty”, il soprannome che lo aveva perseguitato da piccolo, diventa una garanzia per incassi sicuri e la chiave del suo successo. Nonostante la sua stazza infatti, l’attore non cade mai nella facile ironia o in numeri banali, ma riesce sempre a rinnovare il suo repertorio, imponendosi come uno dei più celebri e dotati attori del cinema muto. Le sue apparizioni insieme a Mabel Normand e Charlie Chaplin stupiscono quanto i contratti stipulati con la Paramount Pictures, che nel 1921 arriva ad offrirgli un milione di dollari all’anno.

A riprova del suo fiuto per gli affari e per il vero talento, basti pensare che nel 1917 scopre un allora appena ventiduenne Buster Keaton. Arbuckle recita con il giovane talento in ben quattordici cortometraggi e i due diventano presto buoni amici: quando accetta l’offerta milionaria della Paramount, Roscoe gli cede senza indugio la direzione della Comique, la sua piccola casa di produzione.

Proprio all’apice della carriera però, nel 1921 l’attore viene travolto dallo scandalo. Una giovane attrice, Virginia Rappe, si sente male durante una festa organizzata nella suite affittata da Arbuckle e due suoi amici. Roscoe la trova e la soccorre per primo, credendola ubriaca: dopo alcune concitate ore la ragazza viene affidata alle cure di un medico che la ricovera in ospedale, dove però muore due giorni dopo a causa di una lacerazione della vescica. Malelingue, approfittatori e giornali scandalistici gridano all’omicidio e accusano l’attore di averla violentata.

Lo scalpore costerà a Roscoe Arbuckle tre processi (alla fine dei quali sarà completamente assolto), la carriera e quasi tutte le sue prorpietà: soltanto dieci anni dopo potrà ricominciare a lavorare nel mondo del cinema, ma come regista e dietro uno pseudonimo. Per crudele ironia, muore nel sonno per un attacco cardiaco a soli 46 anni, dopo aver festeggiato la firma di un contratto con la Warner Bros per un lungometraggio dove sarebbe stato di nuovo protagonista.

 

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