AMORE, CUCINA E CURRY: QUANDO LA CUCINA UNISCE CULTURE
Nelle nostre città, siamo ormai abituati a trovare cucine e ristoranti di ogni paese del mondo. Dal sushi giapponese al curry indiano, dai burritos piccanti messicani ai noodles e dumplings cinesi, ormai assaggiare culture e usanze diverse implica solo di uscire di casa e farsi guidare dalla curiosità. La convivenza fra culture e cucine diverse è senza dubbio visibile nelle grandi metropoli, ma cosa succede se in un piccolo paese nel sud della Francia un ristorante indiano apre a soli 100 passi da un rinomato ristorante francese?
Amore, cucina e curry (A hundred foot journey) racconta la storia della famiglia Kadam, costretta a fuggire dal proprio paese, l’India, e rifugiarsi in Europa. Approderà nella graziosa cittadina di Saint-Antonin-Noble-Val, dove il capofamiglia, Papa (Om Puri), decide, insieme al figlio cuoco Hassan (Manish Dayal) e altri quattro figli minori di riprendere la propria attività di ristorazione.
Nonostante l’entusiasmo iniziale Papa ha la pessima idea di aprire il proprio acolortissimo e rumoroso “Maison Mumbai” davanti ad un noto ristorante di alta cucina francese “Le Saule Pleureur”, la cui proprietaria e chef Madame Mallory (Hellen Mirren) ne difende a tutti i costi l’integrità e l’immagine per riuscire ad ottenere la seconda stella Michelin, trova quindi del tutto offensivo avere un ristorante di cucina indiana proprio davanti al suo.
Nella guerra tra i due ristoranti e i proprietari inizia la carriera come chef del figlio Hassan che, arricchendo i piatti della tradizionale cucina francese con le spezie e i sapori di quella indiana, non solo riuscirà a dimostrare le sue eccellenti doti culinarie ma conquisterà il cuore di una giovan chef e unirà le due famiglie nonostante le barriere culturali che sembravano insormontabili.
Il regista Lasse Hallström torna sul grande schermo dopo il successo di Chocolat, esaminando, grazie alla metafora dei sapori e delle ricette, il tema dell’integrazione e delle differenze culturali. Amore, cucina e curry è una storia che vi lascerà il sorriso sulle labbra e ua gran voglia di cucinare.
Nel film non mancano certo scene di preparazione in cucina, dai profumatssimi curry di Hassan al Piccione Tartufato di Le Saule Pleureur, ma la ricetta emblema dell’unione di due culture così differenti ma così vicine, è sicuramente la omelette che Hassan cucina insieme a Madame Mallory. Sapendo che quello è il piatto che viene richiesto a tutti gli aspiranti chef del suo ristorante, Hassan propone una omelette dai sapori differenti da quella tipica francese, speziando e arricchendo la ricetta con un tocco d’India. Non ho saputo resistere e l’ho provata anch’io con qualche modifica… tutti sappiamo fare un’omelette no?
La Omelette di Hassan
Per due persone:
- 4 rametti di coriandolo
- Peperoncino
- 4 rametti di erba cipollina
- 4 rametti di prezzemolo
- 8 uova
- 50gr burro chiarificato
- 100 ml di panna da cucina
- Sale e pepe q.b.
- Sbattete le uova in una ciotola grande e mescolate le erbe precedentemente tritate. Aggiungete la panna e il peperoncino.
Scaldate il burro chiarificato in una padella e, una volta caldo, versate anche il composto di uova, erbe e panna. - Mescolate delicatamente con una forchetta di legno, sollevando la parte inferiore dell’omelette per consentire alle uova ancora crude di fluire sotto.
- Una volta che le uova sono quasi pronte, con l’aiuto di una forchetta di legno, staccate i bordi dell’omelette e agitate la padella avanti e indietro. Poi inclinatela in modo da far scivolare l’omelette verso il bordo della padella. Ora, sempre con la forchetta di legno, sollevate il margine opposto dell’omelette e ripiegatela su se stessa.