FERMOIMMAGINE: DALL’OPERA DI KESSELRING AL FILM DI FRANK CAPRA
La commedia teatrale Arsenico e vecchi merletti esordisce a Broadway all’inizio degli anni Quaranta. In realtà l’autore, Joseph Kesselring, l’aveva concepita come una storia terribilmente drammatica e solo in un secondo momento, grazie al consiglio di un amico, si era convinto a sfruttarne il lato tragicomico. La decisione si rivela, letteralmente, la migliore della sua carriera: delle dodici sceneggiature di Kesselring, quella incentrata su due adorabili vecchiette assassine è l’unica a godere di un successo duraturo e di una trasposizione sul grande schermo.
Frank Capra acquista immediatamente i diritti dell’opera e gira il film nel 1941, approfittando della disponibilità di Cary Grant. La pellicola però raggiunge le sale soltanto nel 1944, poichè il contratto impediva a Capra di lanciare il film prima che finissero le repliche teatrali. Le critiche entusiaste e un pubblico sempre più numeroso contribuirono a far raggiungere allo spettacolo il numero record di 1444 rappresentazioni, obbligando il regista a un’attesa lunga più di tre anni.
Protagonista della vicenda è Mortimer Brewster, spietato critico teatrale e autore di svariati libri contro il matrimonio, che ha appena gettato all’aria tutte le sue convinzioni per sposare Elaine, la ragazza della porta accanto della sua infanzia. Prima di partire per la luna di miele, i novelli sposi si fermano per salutare le rispettive famiglie: Elaine va da suo padre e Mortimer dalle sue vecchie zie, Abby e Martha. Le due rispettabilissime signore vivono tranquille prendendosi cura di Teddy, il fratello di Mortimer, folle ma innocuo, fermamente convinto di essere Theodore Roosevelt.
Poco prima che inizi la festicciola in famiglia, Mortimer trova però il cadavere di un uomo nascosto nella cassapanca. Terrorizzato, racconta la scoperta alle zie, solo per sentirsi rispondere che sono state loro a mettercelo: da qualche tempo infatti avvelenano uomini vecchi e soli, mettendo fine alle loro sofferenze con un delizioso vino corretto all’arsenico. A complicare ulteriormente la situazione, quella sera arriva Jonathan, l’altro folle fratello di Mortimer, pluriomicida in cerca di riparo per lui e il suo complice, il dottor Einstein.
Il film mantiene i perfetti tempi comici e l’unità di luogo dell’opera teatrale. Nell’accogliente salotto di casa Brewster sfila una lunga serie di personaggi bizzarri e divertentissimi, in un crescendo di confusione, cadaveri e follia. Accanto a un Cary Grant sopra le righe, il cast di comprimari vanta caratteristi d’eccezione come Raymond Massey e Peter Lorre, nonchè stelle del palcoscenico come Josephine Hull e Jean Adair nel ruolo delle care ziette. Insieme a John Alexander (Teddy Brewster), le due attrici nel 1941 lasciarono la produzione teatrale di Arsenico e vecchi merletti per otto settimane, così da portare di persona i loro personaggi al cinema.
La pellicola replica il successo che la commedia aveva ottenuto a Broadway, segnando un momento particolare nella carriera di Frank Capra. Dal 1942 al 1945 infatti, il regista abbandona Hollywood per collaborare con il Dipartimento della guerra, girando diversi documentari di informazione per l’esercito. La commedia nera è quindi l’unico film di Capra a uscire al cinema durante la Seconda Guerra Mondiale: per ironia della sorte, proprio quando mette la sua arte al servizio dell’argomento più serio che abbia mai trattato, il regista conquista la risata del pubblico con il suo soggetto più macabro.