Cenerentola: recensione film

ALL’ADATTAMENTO CINEMATOGRAFICO MANCA LA MAGIA DEL CARTONE

GENERE: facerentola 4ntastico, avventura

DURATA: 112 minuti

USCITA: 12 marzo

VOTO: 3 su 5

“A mezzanotte a casa”, frase ricorrente che quasi tutte le ragazze si sono sentite pronunciare almeno una volta, ma certo allo scoccare della mezzanotte non credo sia successo a nessuna di veder la sua macchina trasformata in una zucca o gli amici in topi e lucertole. Eppure tutte le bambine hanno desiderato essere Cenerentola e tutte le donne, ancora oggi, sognano di indossare un paio di scarpe di cristallo e un vestito nuovo per andare ad un ballo reale. La favola più famosa di sempre torna sul grande schermo con l’adattamento cinematografico diretto da Kenneth Branagh.

La storia è quella di Ella, figlia di un mercante di stoffe. Dopo la morte della madre, alla quale la ragazzina promette di essere gentile e aver coraggio, il padre si risposa con Lady Tremaine, l’arrivista e diabolica matrigna che viene accolta nella casa di famiglia con le sue due figlie Anastasia e Genoveffa. Quando il padre di Ella improvvisamente muore, la giovane si ritrova in balìa delle cattiverie delle tre. Relegata al ruolo di serva e ironicamente chiamata “Cenerentola”, Ella non perde la speranza. Sarà l’incontro nel bosco con uno sconosciuto a cambiare le sorti della giovane.

Il film segue le orme del cartone Disney, non ci sono varianti importanti nella trama né tantomeno nella caratterizzazione dei personaggi. L’unica che salta all’occhio è la Fata madrina, sbadata e pasticciona come quella del cartone ma dall’aspetto più caricaturale, interpretato da una biondissima Helena Bonham Carter. La vera differenza sta nella scelta del principe, che qui finalmente diventa consapevole: siamo lontane dalle principesse Disney innamorate dell’amore idilliaco e favolistica, ma siamo sempre più vicine a donne combattive e avventurose che sanno quel che vogliono. Per il resto la storia prosegue senza troppi scossoni e in più punti perde la magia che invece il cartone continua a regalare ad ogni visione. Pochi ma degni di nota gli effetti speciali che sono ben sottolineati dallo stupore in sala dei più piccoli. Splendida la cattiva Cate Blanchett che dona un nuovo fascino alla matrigna, esaltando con il suo viso delicato ed espressivo uno dei personaggi più riusciti della Disney.

Per il resto la pellicola è solo la trasposizione fedele della favola di Cenerentola, non ci sono l’innovazione, l’ironia e il ritmo che erano alla base del cartone Disney. Resta solo il tipico sentimentalismo che caratterizza quasi tutte le favole. Cenerentola: il film che perde la magia del cartone mantenendo comunque la bellezza dei classici Disney.

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