UNA ZOMBIE LENTA E TUTT’ALTRO CHE AFFAMATA
Come fare quando vieni trasformata in uno zombie e sei costretta a cambiare la tua vita perfetta? E’ la domanda a cui cerca di dar risposta Olivia “Liv” Moore (Rose McIver), un’ex studentessa modello di medicina, che aveva tutto nella sua vita: un fidanzato perfetto e innamorato, voti alti al tirocinio e un futuro brillante. In seguito a una festa andata a male con l’invasione di alcuni zombie, Liv viene infettata e diventa uno di essi. Per placare la sua fame di cervelli umani, inizia a lavorare come assistente in un obitorio, gestito dal dottor Ravi Chakrabarti (Rahul Kohli) , allo scopo di potersene cibare. Questa sua ‘abilità’ le permette di assorbire i ricordi dei cervelli di cui si nutre, e quindi il detective Clive Babinaux (Malcom Goodwin), impressionato dalle sue capacità, decide di avvalersi di Liv per aiutarlo a risolvere i casi di omicidio.
Alla CW è scoppiata la fumetto-mania, e anche iZombie, serie a fumetti omonima creata da Chris Roberson e Michael Allred, ne è stata colpita. Lontano dagli zombie affamati di sangue di The Walking Dead, poco vicino allo zombie che vuole sentirsi vivo di Warm Bodies, iZombie è più una commedia sull’essere morti viventi e conviverci. Lo show è stato molto atteso dal pubblico, sopratutto perché dietro c’è lo zampino di Rob Thomas, creatore della serie cult Veronica Mars. Proprio lui aveva anticipato la mitologia all’interno della serie tv: stanno scomparendo delle ragazze nella città di Seattle. Che cosa sta succedendo? C’è un modo per evitare l’apocalisse degli zombie iniziata in questo episodio? Per ora, iZombie è confermato per una prima stagione di 13 episodi (dal 24 marzo sarà disponibile vederlo anche in Italia), e se la CW deciderà di rinnovarlo, molte di queste domande potranno ottenere una risposta.
Le dinamiche tra la protagonista e il detective sono interessanti da seguire, ma fino a quando Liv sarà in grado di tenere nascosta la sua vera natura? Nonostante le aspettative alte da parte dei fan e le buone premesse, tuttavia resta poco da approfondire in iZombie che rischia di essere più un lento crime che una buona comedy dell’horror. La CW è una rete dinamica e per un target giovane, abituato a vedere le avventure young adults dei personaggi delle sue serie tv. iZombie si colloca in questa categoria, ma ha la marcia in più dell’essere un procedural drama. I telespettatori sapranno apprezzarlo? Per ora, il pilot è sufficiente, ma aspettiamo altre puntate per un giudizio finale.