Lettere di uno sconosciuto: Recensione film

L’ULTIMA COMMOVENTE DICHIARAZIONE D’AMORE DI ZHANG YIMOU

Lettere-di-uno-sconosciuto-Film4lifeGENERE: Drammatico, Romantico

DURATA: 111 minuti

USCITA IN SALA: 24 Marzo 2015

VOTO: 4,5 SU 5

E’ un’attesa estenuante quella che vive Feng (Gong Li). Oramai sono anni che il suo amato Lu (Chen Daomin) è stato costretto a fuggire per via della persecuzione politica che vive sotto la Rivoluzione Culturale imperante in Cina.
Assieme alla figlia adolescente Dan Dan, vive una vita tranquilla anche se non serena. Feng sa infatti che non potrà mai avere contatti con l’amato marito, perché questo vorrebbe dire commettere un grave reato contro il partito. In maniera completamente diversa la pensa la caparbia figlia. Lei che non ha mai conosciuto il padre, fuggito quando  aveva solo tre anni, vive solo per la danza e non esiterebbe ad avvisare il governo di qualsiasi cosa possa sapere sul padre.

Gli anni passano e il compagno di vita viene finalmente liberato dopo aver vissuto per diversi anni in un campo di lavoro come prigioniero politico. Quello che però Lu non sa è che Feng  non correrà verso di lui in un abbraccio, perchè non potrà riconoscerlo in seguito ad un trauma legato alla sua scomparsa. Feng così in perenne attesa del marito, verrà aiutata dalla figlia e da quest’uomo così gentile che ogni giorno si presenta alla porta della sua casa in vesti sempre diverse.

Lettere di uno sconosciuto è l’abbandono di Zhang Yimou delle grandi e pirotecniche favole da grandi incassi e il soffermarsi sulla storia più recente del popolo cinese, quella della Grande Rivoluzione Culturale di Mao Zedong e sugli effetti collaterali della sua oppressione. Quell’oppressione che non contempla libertà d’espressione e contraddittorio.

La maestria che Zhang Yimou ha nel saper commuovere senza scadere nel banale è grande, grande quanto è la semplicità che permea le sue opere e che mostra i suoi personaggi con le loro emozioni e fragilità. Una maestria che va di pari passo con la bravura dei suoi attori.

Zhang Zyimou ci ha lasciati innamorare del suo cinema con Lanterne Rosse (1991), Sorgo Rosso (1987), ci ha fatto entusiasmare con con i suoi Wuxia (un genere d’avventura militaristico ndr.) Hero e La Foresta dei Pugnali Volanti, e adesso, dopo tre anni dal suo ultimo film, torna con un’intensa storia drammatica, dall’enorme intensità emotiva. Ma torna sopra tutto alla sua prima attrice: Gong Li. Sua prima interprete in Sorgo Rosso, divenuta poi la più celebre attrice cinese nel mondo, Gong Li dà una grande prova di recitazione, trasmettendo al suo personaggio grande sofferenza e grande dolcezza, donandogli sfaccettature con la bravura sommessa sempre fedele alla verità. Un’interpretazione in parallelo con quella di Julianne Moore in Still Alice, che come lei dà anima e corpo al disagio di non poter riconoscere ciò che ha di più caro.

Ventesimo film del regista cinese presentato fuori concorso al Festival di Cannes, Lettere di uno sconosciuto è un intenso racconto d’amore  dall’enorme impatto emotivo, che con apparente semplicità riesce a coinvolgere e a far innamorar lo spettatore fino a colpirlo con enorme tenerezza.

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