CANNES 68: NON VINCE UN FILM ITALIANO DA 14 ANNI
Mercoledì è iniziata la 68° edizione del Festival di Cannes. Ecco alcune curiosità su uno degli appuntamenti cinematografici più attesi dell’anno.
- Iniziamo dagli italiani: come è ormai noto, sono tre i nostri compaesani in concorso, Nanni Moretti con Mia Madre, Matteo Garrone con Il racconto dei racconti e Paolo Sorrentino con La giovinezza. Non c’erano tanti italiani al festival da almeno 20 anni.
- E se uno di loro vincesse? Sarebbe bello festeggiare, visto che non succede dal 2001. A trionfare quell’anno fu proprio Nanni Moretti con La stanza del figlio.
- Quest’anno per la prima volta nella storia del Festival di Cannes sono due i presidenti della giuria. A essere eletti per ricoprire il ruolo sono stati i fratelli Coen.
- A presiedere invece la giuria della sezione Un certain regard è Isabella Rossellini, proprio nell’anno del centenario della nascita di sua madre, la diva Ingrid Bergman, scelta per questa ricorrenza per campeggiare sui manifesti dell’evento. Anche la Bergman fu a capo della giuria di Cannes, nel 1973.
- Niente selfie sul red carpet: quest’anno scattare è proibito, ordini di Thierry Fremaux, direttore del Festival. Secondo lui scattarsi le foto fa perdere tempo, rallenta i ritmi della manifestazione e poi “Le star non sono sembrate mai così brutte come nei loro selfie ridicoli e grotteschi”.
- Tra gli appuntamenti più attesi del Festival ci sono anche i cartoon. Saranno presentati fuori concorso e da mesi se ne parla, sono Inside Out della Disney Pixar e Il piccolo principe diretto da Mark Osborne. Per realizzare questo lungometraggio in stop motion e animazione CGI ci sono voluti 80 milioni di dollari e 250 professionisti chiamati da Disney, Pixar e Dreamworks.
- Cannes è anche sinonimo di polemiche. Il primo di quest’anno è legato al documentario Amy di Asif Kapadia, che ripropone la vita della cantante Amy Winehouse prematuramente scomparsa a 27 anni. Nel film sarebbero utilizzati dei filmati inediti, ma a detta del padre in modo fuorviante. Per questo sembra che sia sua intenzione rivolgersi a un legale.
- Per la prima volta il film d’apertura del festival è diretto da una donna. Il titolo è La Tête Haute, la firma quella di Emmanuelle Bercot, nel cast Catherine Deneuve.
- Si torna a parlare di omosessualità, ma non solo in un film, anche nella vita privata dei vip. A finire sotto i riflettori per una dichiarazione rilasciata alla stampa è stata Cate Blanchett, che nei giorni scorsi ha detto di “aver avuto molte donne nella sua vita”. Tra l’altro l’attrice è presente a Cannes con il lungometraggio Carol di Todd Haynes al fianco di Rooney Mara. Le due interpretano due donne innamorate contro ogni convenzione della New York degli anni ’50.