GOTHAM CONCLUDE IL SUO PRIMO ANNO APRENDO NUOVI SPUNTI SULLA SERIE
E’ stata definita una delle serie tv più attese della stagione 2014-2015, eppure Gotham non ha del tutto mantenuto una linea promettente nei suoi 22 episodi. Partito col botto, il telefilm ha visto un calo durante la metà del suo corso, forse complice le troppe trame che collegavano i diversi (e tanti) personaggi della serie, oppure le storie che non erano sempre molto accattivanti. Si parla comunque dell’universo di Batman, e ci si aspetta azione e tanto mistero, ma Gotham non sempre è riuscito a centrare l’obbiettivo. Non è facile mantenere il filo conduttore in un universo così ampio come quello dei comics, e mentre Bruno Heller, il creatore, è riuscito a delineare alcuni personaggi e farceli amare, dall’altra parte ha fallito nel presentarne alcuni.
Gotham narra le vicende dell’oscura città prima dell’avvento di Batman, concentrandosi sulla polizia, con Jim Gordon (Benjamin McKenzie) e Harvey Bullock (Donald Logue), alle prese con i primi malviventi e la mafia che vuole controllare il tutto. Il punto di partenza è il brutale omicidio dei coniugi Wayne, a cui assiste un impotente giovane Bruce (David Mazouz), ma il mondo di Gotham è ben più ampio: si esplora la malavita, i primi passi dei futuri nemici e amici dell’Uomo Pipistrello, fino ad arrivare ad un bel finale di stagione che chiude alcune storyline e apre nuovi spunti per una seconda stagione, si spera, migliore e più action.
Tra i personaggi più riusciti troviamo sicuramente Jim Gordon. La scelta di Benjamin McKenzie per interpretare questo ruolo è azzeccata in da subito grazie a quell’aria da duro dal cuore tenero e la presenza scenica nelle scene d’azione. Deludente invece il personaggio di Barbara (Erin Richards), moglie e poi ex di Gordon. La sua storia viene accantonata, e poi fatta riapparire quasi forzatamente nel finale, in cui Jim deve salvarla da un noto serial killer chiamato l’Orco. I giovani Bruce Wayne e Selena Kyle (Camren Bicondova) sono la coppia per cui tifare e fin da piccoli ci fanno capire che c’è simpatia tra loro.
Tra la schiera dei cattivi, c’è grande apprezzamento per Fish Mooney (Jada Pinkett Smith), membro della criminalità organizzata di Gotham, che complotta segretamente per rovesciare il suo boss, Carmine Falcone. Il percorso che compie il personaggio è dei più classici: ascesa e discesa negli Inferi, per poi tornare con lo scopo di vendicarsi di chi l’ha tradita, ovvero di Oswald Cobblepot (Robin Taylor) detto ‘Pinguino’ per la sua goffa camminata simile all’animale. Tuttavia, come già l’attrice aveva annunciato, il suo personaggio non tornerà per la seconda stagione, così il suo percorso si conclude nel season finale. La prima stagione ha visto l’introduzione di due dei grandi nemici di Batman, il Pinguino ed Edward Nigma ‘l’Enigmista’ (Cory Michael Smith). Il primo, da tirapiedi diventa desideroso di potere, conservando quell’umorismo tipico del suo personaggio; il secondo quasi fa tenerezza nel vederlo lavorare nella polizia di Gotham ma nessuno sembra accorgersi della sua presenza. Sono entrambi dei personaggi psicopatici, ma mentre il Pinguino lo mostra senza pudore, Nigma lo nasconde, fino a quando la sua vera natura non esplode nel finale di stagione.
Gotham chiude quindi le vicende della lotta tra i due clan mafiosi, i Maroni e i Falcone, e ci dà uno spunto interessante che porterà all’evoluzione di Bruce – Attenzione spoiler! – quando il ragazzo e Alfred (Sean Peertwee) scoprono il segreto di famiglia dei Wayne, aprendo un passaggio segreto che conduce a una stanza piena di pipistrelli. Ricordiamo che la prima stagione ha anche introdotto il personaggio di Lucius Fox, inventore che aiuta poi Batman nel costruire le sue armi e ha dedicato un intero episodio anche allo storico nemico Joker. Forse il prossimo anno Gotham andrà in questa direzione?