Il brillante The book of life

L’IMMAGINIFICO FILM D’ANIMAZIONE PRODOTTO DA GUILLERMO DEL TORO

The book of lifeNon è certo la prima volta che il celebre regista Guillermo del Toro si interessa a un film di animazione: con il titolo di produttore esecutivo ha già portato recentemente sul grande schermo Il gatto con gli stivali (2011) e Le 5 leggende (2012), mentre attualmente sta collaborando al terzo capitolo della saga di Kung Fu Panda, previsto al cinema per l’anno prossimo. Con The book of life però, è la prima volta che il regista ha modo di lavorare, dopo ben vent’anni, ad un progetto ambientato in Messico e intriso del folklore della sua terra natia.

Il contributo di del Toro nel dar vita ai fantastici e coloratissimi mondi in cui si svolge la vicenda è evidente, ma le sue idee si armonizzano alla perfezione con quelle del regista Jorge R. Gutierrez, con il quale ha lavorato in grande sintonia: «I have admired Jorge’s work for a long time. He has a unique aesthetic and sense of humor. The book of life offers a perfect opportunity for his sensibilities to shine. This is a colorful, vibrant, vital fable that utilizes the animation medium in an incredible way. The object of the tale is not only to talk about life but to dazzle us – jolt us – into living to the fullest».

La storia prende spunto da quello che potrebbe sembrare un classico triangolo amoroso: Manolo (doppiato da Diego Luna) e Joaquin (Channing Tatum) sin dalla tenera infanzia sono innamorati della loro migliore amica, Maria (Zoe Saldana). I tre bambini non sanno però di essere al centro di una scommessa tra La Muerte (Kate del Castillo), la signora del mondo ultraterreno dove risiedono le anime ancora ricordate dai loro cari, e Xibalba (Ron Perlman), padrone del limbo in cui finiscono le anime dimenticate dai viventi. Dall’esito di questo gioco non dipenderà soltanto il destino dei tre amici, ma anche la salvezza di San Angel, il paese che sorge all’esatto centro del Messico.

La trama si rivela presto originale e sorprendente grazie a una galleria di personaggi brillanti e lontani dagli stereotipi, dipanandosi tra tempi e mondi diversi, mentre la sceneggiatura dosa con arguzia ironia e umorismo per i piccoli insieme a riflessioni più profonde. Qualunque lacuna possa essere trovata nelle vicende viene però ampiamente compensata dalla ricchezza dell’animazione: la massima cura per i dettagli e un immaginario fuori dal comune regalano al pubblico una vera e propria opera d’arte, dedicata al mito, al colore e allo spirito messicano.

Completa il quadro una colonna sonora equamente divisa tra canzoni originali, composte da Gustavo Santaolalla (due volte vincitore del premio Oscar per Brokeback Mountain e Babel) e Paul Williams, alternate a simpatici omaggi a Mumford & Sons, Radiohead, Elvis, Ennio Morricone e Rod Stewart. Tra le voci del film è addirittura possibile riconoscere per un breve momento quella del celebre tenore Plácido Domingo, in una divertente interpretazione della popolare canzone messicana Cielito Lindo.

In una recente intervista Jorge R. Gutierrez ha confessato di aver sempre immaginato The book of life come il primo capitolo di una trilogia, ma al momento il regista sta lavorando ad un nuovo progetto in collaborazione con la Reel FX e lo sceneggiatore Doug Langdale che si presenta come un “kung fu space western”.

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