L’INDUSTRIA ITALIANA SI CAUTELA CON ACCORDO ANICA-DELOITTE
Anica e Deloitte. Ce le vedete insieme? Ecco, vi siete riposti da soli…e invece, surprise…le due realtà hanno siglato un accordo di collaborazione volto a costituire il primo Osservatorio continuativo sulla filiera allargata in Italia del settore cinema & entertainment.
Il progetto nasce in primo luogo dall’ascolto delle esigenze degli operatori professionali – produttori, distributori, industrie tecniche – in materia di informazione, documentazione e formazione per il decision making aziendale.
La prima fase consiste infatti in una ricognizione dei bisogni informativi e di servizi, in particolare sul segmento del mercato sala, attraverso un questionario che sarà inviato nei prossimi giorni a tutte le principali imprese del settore. Il percorso evolutivo prevede una graduale estensione all’analisi di tutti gli aspetti della filiera cine-audiovisiva e dei temi strategici connessi ai diversi mercati rilevanti. L’obiettivo è dare sistematicità di analisi al quadro economico di un settore in continuo mutamento e prevedere strumenti previsionali basati sull’osservazione continuativa dei diversi trend di business.
Permetteteci di esprimere un certo scetticismo, laddove il concetto appunto industriale applicato alla MACCHINA FILMICA viene da anni bypassata da un assenza di strategia e da un prodotto interno artistico in cui spicca la mancanza di idee e un riciclo di generi da far venire la pelle d’oca. Accogliamo con entusiasmo l’iniziativa, SE questa stessa, ben organizzata e programmata, faccia luce e porti allo scoperto le enormi magagne nascoste dietro al cinema italiane e, in quanto Osservatorio, ne tracci le linee guida per una correzione totale del nostro cammino. Ci auspichiamo che sia questo un punto di svolta decisivo.
Se così non dovesse essere, se lo scopo sarà solo quello di segnalare eventuali problematiche senza prendere in mano le redini per una modifica sostanziale del mezzo audiovisivo, allora ci troveremo dinanzi l’ennesimo esperimento fallito. Un contentino per chi si sforza di voltare lo sguardo altrove…perchè, in fin dei conti, davanti ad una familiare peroni, una frittatona di cipolle ed una partita estiva della nazionale di calcio basta alzare il volume e cantare a tempo con gli Articolo 31:
Ma a me non me ne frega tanto
Io sono un italiano e canto
E datemi Fiorello e Panariello alla tv
Sono l’italiano medio, nel blu dipinto di blu