Pane e Tulipani e il Pane fatto in casa

PANE E TULIPANI: A VENEZIA, UNA STORIA DEI NOSTRI GIORNI

locandinaCosa succede se una donna di mezza età, casalinga e moglie devota, decide di incominciare a fare quello che veramente le piace? E, un po’ per fortuna e destino, scoprisse di essere più felice lontana da casa? Questa settimana “Snack Si Gira!” rende nuovamente omaggio al cinema italiano e alle mamme, casalinghe, mogli ma soprattutto alle donne di tutto il mondo, con un film del 1999 di Silvio Soldini: Pane e Tulipani.

Rosalba (Licia Maglietta) è una casalinga pescarese madre di due figli adolescenti e moglie di Mimmo (Antonio Catania), titolare di una ditta idrauilica, un uomo alquanto grossolano e infedele. Durante una squallida gita, con famiglia e amici, a Pestum, Rosalba viene dimenticata in un Autogrill durante una breve sosta. Decide quindi di tornare a casa facendo autostop ma per la via del ritorno presa da un improvviso senso di libertà opta per proseguire il suo viaggio verso Venezia.

Per un’ imprevedibile serie di eventi, Rosalba ormai da due giorni a Venezia, non riesce a tornare a Pescara come previsto. Rimasta con pochi soldi viene ospitata da Fernando (Bruno Ganz), un cameriere islandese che lavora in un vecchio ristorante e che parla un italiano forbito e lettarario. Rosalba trova un lavoro come aiutante in un negozio di fiori (suo padre era giardiniere) e stringe una tenera amicizia con Grazia (Marina Massironi), una massaggiatrice olistica che vive nell’appartamento accanto a quello di Fernando.

Nel frattempo, il marito Mimmo, incapace di badare a se stesso e ai figli e impaurito dall’idea che tutti sappiano della fuga di Rosalba, ingaggia un detective privato (che in verità è solo un idraulico in cerca di lavoro) per andare a Venezia e trovare la moglie.

Tra segreti, fughe, detective, massaggiatrici, fiori, fisarmoniche e lo splendido scenario di una Venezia un po’ insolita, le storie di questi personaggi si intrecceranno inevitabilmente dando vita ad una favola moderna che fa venire voglia di vivere, sognare e dire un più di “sì”!

Pane e Tulipani esce nelle sale italiane nel 1999, è il quarto lungometraggio di Silvio Soldini e forse il più celebre. Il film riscuote successo sia in Italia che all’estero ottenendo importanti riconoscimenti quali Il David di Donatello come miglior film e regia.

Il titolo del film prende spunto da dei momenti simbolici del film. Il pane fa parte dell’abbondante colazione che Fernando lascia ogni mattina a Rosalba con biglietti scritti in maniera poetica e ricercata, solo per darle il buongiorno. I tulipani vengono rammentati dal proprietario del negozio di fiori, che svela a Rosalba la loro reale provenienza, non dall’Olanda come pensano tutti, ma bensì dalla Persia. Da qui il paragone con la protagonista che appare a tutti in un modo e che viene riconosciuta per la sua vera essenza solo dalle persone che davvero s’interessano a lei.

La mia ricetta di questa settimana prende spunto proprio da questo titolo, semplice ma che incuriosisce e che crea un abbinamento del tutto particolare. La pietanza per eccellenza, ciò che non deve mai mancare nelle tavole italiane, quella che quando manca vuol dire che davvero siamo in difficoltà: avete mai provato a fare il pane? Non è così difficile! Mani in pasta e un po’ di positività!

Il Pane fatto in casa:

pane-fatto-in-casaPer 2 pezzi:

  • 1/2 litri d’acqua
  • 900 gr di farina 00
  • 25 gr di sale
  • 15 gr di lievito
  • 30 gr d’ olio d’oliva.

Sciogliere il lievito nell’acqua. Disporre a fontana la farina, unire al centro l’olio e versare gradualmente l’acqua impastando il tutto. Questa operazione ci permette di far attivare il lievito, senza aggiungere il sale che rallenta la loro l’azione . A questo punto, lasciar riposare l’impasto per almeno 15 minuti.

Trascorso questo tempo ci troveremo un impasto che dopo solo 15 minuti risulta morbido e già leggermente gonfio, questo perché i lieviti hanno avuto la possibilità di attivarsi in maniera ottimale.

Quindi allargare l’impasto e distribuire il sale, cominciare ad impastare con forza per almeno 15 minuti. E’ consigliabile attenersi al tempo indicato per rafforzare in primo luogo la maglia glutinica e poi per permettere al sale di distribuirsi bene nell’impasto.

A questo punto, far riposare 10 minuti e dividere l’impasto in due parti, stendere leggermente i pezzi ed arrotolarli su se stessi formando dei filoni. Mettere i filoni su di una teglia foderata da carta forno e spolverare i pezzi con un pò di farina. Far lievitare per circa 4-5 ore, dopodiché praticare due tagli paralleli sulla superficie, attendere 15 minuti ed infornare i pezzi di pane fatti in casa nel forno caldo a 200° per circa 40 minuti.

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