L’ATTORE DIRIGE SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
New York – “Questo tra i testi di Shakespeare è uno dei miei preferiti, ci sono così tanti strati di verità, falsità, sogno, realtà, magia e inganno. Una disputa coniugale mette a soqquadro l’intera realtà e dalla confusione che ne è generata scaturiscono comportamenti scandalosi e selvaggiamente divertenti”: parola di Tim Robbins. L’attore americano è a Milano in questi giorni con la sua compagnia teatrale, come regista di uno dei classici più celebri di Shakespeare: Sogno di una notte di mezza estate.
Quello tra Tim Robbins e la Triennale è un rapporto artistico cominciata lo scorso anno e rinnovatosi nei giorni scorsi col workshop teatrale tenuto insieme a Cynthia Ettinger e a Bob Turton e proseguito con il debutto (il 22 giugno fino al 24 al Teatro dell’Arte) de Il sogno di una notte di mezza estate di cui Robbins firma la regia
The Actors’ Gang, co-diretta Tim Robbins insieme a Cynthia Ettinger, ci fa rivivere tutto l’incanto del bosco creato da Shakespeare, con musiche originali eseguite dal vivo attraverso una fisicità e un approccio pieno di energia nella magica lingua di Shakespeare. Un mondo surreale fatto di fate e incantesimi, amanti stregati, in cui la regina delle fate perde la testa per un asino…
Tim Robbins ha profonde radici nel teatro. Nel 1981 fonda a Los Angeles la sua compagnia, The Actors’ Gang. Il gruppo nasce con l’obiettivo di creare un teatro capace di intrattenere in modo intelligente, senza separazione tra l’attore e lo spettatore, attraverso storie che pongono domande importanti sul nostro mondo, la società, i suoi conflitti. Anche per questo la compagnia lavora con programmi di recupero nelle carceri americane a e nelle scuole pubbliche. Negli oltre trent’anni di attività, la Actors’ Gang ha prodotto più di cento spettacoli, presentati capillarmente negli Stati Uniti e con tour internazionali che hanno toccato i cinque continenti.
Sotto la guida del suo direttore artistico, Tim Robbins, la compagnia fornisce un ambiente creativo e stimolante ad artisti dal background più eterogeneo, che collaborano nella più totale libertà. Tra le produzioni più recenti citiamo: 1984 di George Orwell, Tartuffe, Embedded, The Trial of the Catonsville Nine, The Guys e The Exonerated, che sono stati presentati negli Stati Uniti e nel mondo intero, da Londra ad Atene, da Madrid a Barcellona, fino a Bogotà, Hong Kong, Melbourne e Buenos Aires.
“Attraverso i nostri spettacoli, i programmi educativi e le tournée cerchiamo di creare un collante sociale nelle comunità per cui ci esibiamo, come solo il teatro è in grado di fare. Produciamo spettacoli che sentiamo possano contribuire a un dialogo vivo sulla nostra società e cultura, pur non dimenticando che il primo scopo del teatro è quello di intrattenere”. Parola di Tim…