FEDERICA FOGLIA CATTURA L’IMMIGRAZIONE “ARTISTICA” DEI NOSTRI TALENTI
Quando artisti nostrani decidono di incoraggiare il proprio talento artistico fuori dai confini del nostro paese, scattano spesso nella mente dell’appassionato di cinema, e non solo, due tipi di meccanismi: l’orgoglio, per una connazionale che riesce a trovare fortuna ed essere apprezzata da addetti del settore stranieri; una certa e rilevante dose di rammarico, poiché la scelta è quasi sempre dettata dalla limitatezza che l’Italia ormai possiede in questo campo. Il caso di Exit/Entrance or Trasumanar, esordio alla regia per la campana Federica Foglia, selezionato al festival canadese TIFF (Toronto International Film Festival), è solo l’ultimo di una lunga serie.
Il tema dello stesso cortometraggio, dopotutto, non è altro che figlio dell’esperienza della stessa “emigrata” autrice. Infatti al centro della narrazione troviamo un artista, ormai lontanissimo da “casa”, che girovaga per la città in cui adesso vive, catturandola col proprio sguardo e successivamente con la propria creatività. Attraverso un racconto visionario e poetico, la macchina di presa cerca di raccogliere il senso di alienazione da ciò che lo circonda, la nostalgia per i ricordi di un tempo legati al suo paese e la ricerca di un’appartenenza ad una nuova realtà tutta da affrontare e vivere.
Federica Foglia, come detto, alla sua prima opera da regista, è nata e cresciuta a Napoli. Dopo aver conseguito gli studi nella sua città, ed averci coltivato il proprio estro artistico per un certo periodo, nel 2012 lascia l’Italia per trasferirsi a Toronto. Exit/Entrance or Trasumanar nasce esattamente da qui, ovvero dalla volontà di celebrare e mettere in scena la gioia e, al tempo stesso, la desolazione che l’adattamento ad un nuovo paese e alla sua differente cultura può comportare in ognuno di noi.
Prodotto dal regista Deepa Metha, con cui la filmaker italiana ha lavorato come assistente per la pellicola Beeba Boys, il cortometraggio terrà la sua premiere mondiale al sopracitato Festival di Toronto, ma non sembra volersi fermare qui. Exit/Entrance or Trasumanar, che dura all’incirca sette minuti, è stato infatti selezionato in ulteriori festival internazionali, come quello di Reykjavik e il Raindance Film Festival, almeno per ora.