DOPO EVEREST A VENEZIA, K2 E I CAMMINATORI INVISIBILI IN SALENTO
Continua a Tricase (LE) il SIFF – Salento International Film Festival, la kermesse dedicata interamente alla produzione cinematografica internazionale indipendente, un vero e proprio universo parallelo rispetto ai kolossal hollywoodiani e di cassetta, di cui Film4Life è media partner.
La Mostra del Cinema di Venezia si è aperta con Everest, un film basato sulla tragica spedizione del 10 maggio 1996 che vide la scomparsa di 9 persone. Tuttavia il film girato con Jake Gyllenhaal, tra Nepal e Dolomiti, non ha convinto la critica, troppo intento alla ricerca del sensazionalismo e poco incline a raccontare l’affascinante mondo degli alpinisti.
Anche K2 e i Camminatori invisibili di Iara Lee racconta di una tragedia avvenuta su un altro importante tetto del mondo, il K2. Il documentario, che sarà presentato in anteprima europea oggi, 7 Settembre alle ore 19:00 al Festival SIFF, è una produzione indipendente. La regista Iara Lee, di origine brasiliana/coreana, è un’attivista e direttrice dell’Istituto Culture of Resistance Network, membro del Consiglio Internazionale del National Geographic Society e attivista di Greenpeace e Amnesty International.
Girato nel nord del Pakistan, è la storia degli eroi invisibili di queste montagne, i portatori pakistani. Situato al confine tra il Pakistan e la Cina, il K2 è la seconda montagna più alta del mondo e per gli alpinisti è un traguardo ancora più importante dell’Everest. Nel 2008, il tragico crollo del seracco ha causato la morte di 11 alpinisti. Quattro di loro erano portatori assunti per attrezzare la via e accompagnare in vetta le spedizioni straniere. In questo film si racconta la storia di questi “camminatori invisibili” che rendono possibili le salite sulle montagne più alte del mondo, e la storia della spedizione tutta pakistana “K2 – 60 anni dopo” che ha raggiunto la vetta nell’estate 2014.
Una riflessione libera, un documentario lontano da stereotipi di genere, dove si lasciano a valle i facili sensazionalismi e si intraprende un viaggio ad alta quota per conoscere da vicino l’alpinismo e la filosofia che spinge un uomo a compiere imprese estreme e a sfidare se stesso e le vette più alte del mondo, forse specchio dei limiti di ognuno di noi.