RITORNA LO SPLATTER AI LIMITI DELL’ECCESSO NELLA QUINTA STAGIONE DI AMERICAN HORROR STORY
Ryan Murphy ci dà il benvenuto nell’hotel più terrificante del mondo con la quinta stagione di American Horror Story. Il detective John Lowe (Wes Bentley) è chiamato a indagare su una serie di macabri e brutali omicidi avvenuti a Los Angeles, in California. Grazie a una misteriosa soffiata, il detective si presenta all’Hotel Cortez di Los Angeles, albergo costruito negli anni ’30 dal ricco James March (Evan Peters) che lo utilizzava per i suoi passatempi e omicidi e attualmente di proprietà dell’enigmatica Elizabeth (Lady Gaga), meglio conosciuta come la Contessa.
Finora tra le stagioni di American Horror Story ci avevano convinto solo Murder House e Asylum, ovvero la prima e la seconda, per la capacità di originalità, di spavento e di superare il limite del controllo. Hotel sembra tornare a quel terrore allo stato puro a cui ci aveva abituati la saga di American Horror Story: sesso, droga, sangue sono amplificati in uno scenario tetro e desolante come quello dell’Hotel Cortez di Los Angeles. Oltre all’eccesso, si premia la stagione per il ritorno agli anni ’80 con le musiche psichedeliche e i primi videogames dell’epoca. Si premiano inoltre le menzioni a film dell’orrore cult come Shining (le due gemelline nel corridoio e il bambino che fa rimbalzare la pallina contro il muro) di Kubrick e il Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau (è il film mostrato al cinema all’aperto quando la Contessa e il suo amante vanno a cerca di vittime).
In questa stagione troviamo nel cast di nuovo Kathy Bates, Sarah Paulson, Evan Peters, Angela Bassett, mentre ritornano dalle stagioni precedenti Wes Bentley, Chloe Sevigny, Denis O’Hare e Matt Bomer, le new entry Cheyenne Jackson e l’attesissima Lady Gaga (che alla sua prima prova sullo schermo se la cava discretamente). Grande assente in American Horror Story: Hotel Jessica Lange, la quale aveva deciso l’abbandono della serie durante la produzione di Freak Show.
American Horror Story: Hotel potrebbe rivelarsi l’opera più matura di Murphy perché per la prima volta, dopo due stagioni, ci sono personaggi interessanti, con un passato ed elementi che ci aiutano a capire meglio chi sono senza il classico cliché o fatti messi a caso. Si tratta piuttosto di personaggi spaventosi e degni di essere tenuti d’occhio per le prossime puntate, pronti a dirci che tutti i mostri sono stati esseri umani.