IL FILM DEL PROSSIMO REGISTA DELLO SPIDERMAN TARGATO MARVEL STUDIOS
DURATA: 88 minuti
VOTO: 3,5 su 5
È stata la notizia dell’estate, destinata ancora a far discutere, almeno per tutto il tempo necessario alla sua realizzazione: i Marvel Studios, dopo aver concordato lo sfruttamento dei diritti con la Sony, produrranno il proprio film su Spiderman, in un ennesimo “reboot” della saga che ha subito trovato i suoi detrattori nel volubile popolo del web. A rincarare la dose, poi, l’annuncio dei nomi coinvolti, pressoché sconosciuti, dall’attore protagonista classe ’96 Tom Holland, al regista quasi alle prime armi Jon Watts, con all’attivo solo due film: Clown (2014) e, per l’appunto, Cop Car. Premiato al Sundance Film Festival, quest’ultimo ha quindi potuto godere di luce riflessa, comportandosi discretamente al box-office, specialmente per il suo essere un prodotto indipendente. Un’uscita in sala, avvenuta ad Agosto negli USA, caricata quindi di positiva curiosità e, allo stesso tempo, temibile aspettativa.
Cop Car parte da un minimo e semplice presupposto: due ragazzini, Travis ed Harrison, mentre stanno attraversando spensierati, in un normale pomeriggio di gioco, un campo all’apparenza deserto, s’imbattono in una macchina della polizia completamente incustodita. Sfidandosi a vicenda, finiscono per mettere piede dentro il veicolo, per poi accorgersi che anche le chiavi per l’accensione sono state lasciate lì alla portata di tutti. Colti dall’adrenalina e da una naturale incoscienza infantile fanno partire l’automobile, sfrecciando per i campi. Quello che ignorano è che quella macchina nasconde un terribile segreto, che lo Sceriffo Kretzer, proprietario dell’auto e messosi subito sulle loro tracce, è pronto a proteggere a costo delle loro stesse vite.
Dopo il fallimento, specialmente di critica, targato The Following Kevin Bacon si rilancia in una produzione indipendente, dimostrando di non aver affatto smarrito le sue doti artistiche. Il carisma espresso dal suo Sceriffo Kretzer, insieme al giusto grado di timore infuso allo spettatore per la sorte dei due giovani protagonisti, stanno lì a significare ancora una volta quanto spesso basti un progetto valido e un impegnato supporto del regista per tirar fuori prove degne, se non rilevanti. Discorso altrettanto congruo per James Freedson-Jackson e Hays Wellford, odierni Goonies (o “Stand By Me”, se volete), che reggono perfettamente lo sguardo continuo e asfissiante della macchina da presa, suscitando l’empatia necessaria per un’adrenalinica visione.
Lo sviluppo di Cop Car è quello del tipico road-movie, con un’atmosfera cupa e grottesca costruita tanto sull’inseguimento quanto sull’intrigo, che deve molto al cinema dei Fratelli Coen (Non è un paese per vecchi, in primis) e ricordando a tratti il Salvadores di Io non ho paura. I dirigenti della Marvel Studios, dopo James Gunn e i Fratelli Russo, scommettono ancora una volta su un regista esordiente, ma capace di risultare convincente, sicuro dei propri mezzi e con obiettivi precisi (e raggiunti), specialmente a fronte di budget indipendente. Non resta che vedere come se la caverà con una grossa produzione e, soprattutto, se reggerà il peso della “grandi responsabilità” che un tale “grande potere” comporta.