JOAQUIN PHOENIX SI FA INTERPRETE DI UNA DEVIAZIONE FITTIZIA DELLA SUA STESSA VITA
Si sacrifica e come un pellegrino in cerca della sua meta dispensa la sua storia, il suo cinema e la sua finzione in una realtà che reagisce e contribuisce alla creazione di un racconto. Reale e mai vero.
Joaquin Phoenix è saturo. E’ stanco ed è stufo di tutto ciò che gli sta attorno e di ciò per cui tutti lo conoscono. Ha dimostrato di essere un grande attore, ma ora tutte quelle lusinghe sul suo lavoro non lo stimolano più, non si sente più appagato. Si ritira quindi dalle scene e lo fa nel modo più inaspettato, all’apice della sua carriera. Il tutto per dedicarsi all’hip hop. La barba cresce, la notizia fa il giro dello show biz e i dubbi sulla realtà della scelta cominciano sorgere. Ma Joaquin è determinato a combattere contro un sistema che non lo crede capace di riuscire nell’impresa. Si attanaglia contro un mondo che reagisce con sincero scherno e forte giudizio nei confronti di un gioco nascosto. Il gioco di un uomo che si ritrova ad interpretare una versione fittizia di se stesso per tenere fede a un progetto nato in collaborazione con l’amico attore e regista Casey Affleck.
I’m Still Here, è il grido di un uomo. Un individuo che urla la sua identità a dispetto di come lo vedono gli altri. Vuole cambiare rotta, essere qualcos’altro. Ma prima di farlo deve dimostrare di poterlo fare, e ci prova con tutti i dilemmi e problemi che la sua personalità emotivamente complessa porta a galla. Il Joaquin di I’m Still Here è una estremizzazione di un piagnuocoloso e viziato divo. Un’ immagine che vuole rendere al mondo intero. Un’interpretazione quanto mai coraggiosa perchè l’attore americano mette in gioco la sua vita e sperimenta socialmente una condizione di fantasia con il suo corpo, la sua vita e il suo lavoro.
Joaquin Phoenix inscena una magistrale farsa, una delle sue prove attoriali più convincenti nell’interpretazione di un se stesso fuori controllo. La grandezza di questo mockumentary (falso documentario ndr.) sta nella sua fortunata e cercata verità. Le situazioni che vive il Joaquin personaggio sono per la maggior parte reali, perchè vissute in contesti pubblici, in un continuo confronto con i media. Questo fa perdere di vista quanto sia effettivamente recitato, mentito e quanto sia frutto invece di una reale casualità.
I’m Still Here (erroneamente tradotto in Io Sono Qui!) è un progetto di una grande intensità e intelligenza. Un dono verso il cinema e un tarlo contro tutto ciò che di nocivo vi si crea attorno. Lo star system, la celebrità, lo showbiz, l’accanimento mediatico. Tutto è vittima e carnefice in questo film. E Joaquin vi ha da sempre mostrato il suo disappunto. Sia il personaggio che l’attore.