Palmares della 18a edizione di CinemAmbiente

CINEMAMBIENTE, UN FESTIVAL TRA INQUINAMENTO E ATTENZIONE ALLA NATURA

MareCarboneLa 18a edizione di CinemAmbiente ha confermato l’affezione del pubblico verso il festival. Nonostante lo spostamento di data, infatti, le proiezioni e le iniziative sono state incredibilmente partecipate, riconfermando CinemAmbiente come uno dei principali eventi cinematografici italiani.

Nonostante sia tematico, il pubblico è simile a quello di un festival generalista: in sala si potevano incontrare professionisti del settore, ambientalisti, giornalisti, giovani, bambini, famiglie. La frequenza è stata di circa 20.000 presenze, un ottimo risultato se si considera la diminuzione delle sale rispetto allo scorso anno e l’assoluta mancanza di repliche.

La stampa, locale e nazionale, ha espresso grande interesse verso i contenuti stessi del festival, che hanno messo in evidenza temi di rilevanza ambientale e sociale.

Un successo anche CinemAmbiente Lab, che ha visto la partecipazione di 40 giovani filmaker provenienti da tutta Europa, che hanno preso parte alle giornate di workshop, tra cui 3 masterclass tenute da altrettanti grandi registi documentaristi.

Dichiara il direttore Gaetano Capizzi: “Questa diciottesima edizione conferma il trend di crescita e di consolidamento di CinemAmbiente nel panorama italiano e internazionale. Devo ringraziare tutti coloro i quali hanno lavorato insieme a me con passione e determinazione alla costruzione di un’edizione che si è rivelata un grande successo, oltre ogni aspettativa”.   

PALMARES

CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI: La Giuria composta da Peggy Parsons, Alfonso Pecoraro Scanio, Nevina Satta, Valentin Thurn e Pasquale Verdicchio assegna il premio di 4000 euro, offerto da Asja, per il Miglior documentario internazionale a Bikes vs Cars di Fredrik Gertten (Svezia, 2015, 91’) per il suo sguardo originale su un tema noto: l’argomento è sentito da tante persone se è coinvolgente. Il film apre una discussione e induce a desiderare di guidare meno ed essere parte del cambiamento. Grazie all’esemplare selezione di film inseriti nel concorso, la Giuria ha deciso all’unanimità che più di un film ha meritato la menzione d’onore, perchè rappresentano differenti approcci alla consapevolezza ambientale e al cinema.

Quindi la Menzione speciale della Giuria va a Life According to Ohad di Eri Daniel Elrich (Israele, 2014, 80’) per l’originalità e l’avanguardia delle riprese, per il suo approccio crudo e non convenzionale nei confronti di un personaggio coinvolgente, le tematiche complesse e le circostanze straordinarie. E a The Messenger di Su Rynard (Francia/Canada, 2015, 90’) per essere una mappa imprescindibile per le generazioni future nella comprensione della Natura, delle sue creature viventi e della loro preziosa eredità.

PREMIO DEL PUBBLICO: La votazione del Pubblico, tra i film del Concorso internazionale documentari di CinemAmbiente, assegna il premio di 1000 euro, offerto da IREN a How to change the world di Jerry Rothwell (Regno Unito/Canada, 2015, 109’).

CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI: La Giuria, composta da Jacopo Chessa, Michele Fornasero e Lisa Tropea, assegna il premio di 2000 euro, offerti da CIAL, per il Miglior documentario italiano a Mare Carbone di Gian Luca Rossi (Italia, 2015, 80’), per la vocazione democratica veicolata da un personaggio affascinante che si mette in gioco per ritrovare le proprie radici, costruire il proprio futuro e prendersi cura del proprio spazio. La Giuria attribuisce inoltre una Menzione speciale al film ‘U Ferru di Marco Leopardi (Italia, 2015, 70’) per la dimensione narrativa accattivante che cerca di conciliare la tradizione e la visione moderna della natura più problematica.

CONCORSO INTERNAZIONALE ONE HOUR: La Giuria, composta da Natasha Despotovic, Antonella Frontani e Massimiliano SavingMesAynakMazzotta, assegna il premio di 2000 Euro offerto da SMAT al Miglior mediometraggio a Saving Mes Aynak di Brent E. Huffman (USA, 2014, 60’) per la capacità di esaminare in maniera armoniosa tutti gli aspetti politici, culturali, umani, sociali e ambientali, fornendo nel contempo una riflessione efficace e profonda della complessa realtà afgana. La Giuria attribuisce inoltre una Menzione speciale al film Dark Side of the Chew di Andrew Nisker (Canada/Messico, 2014, 61’) per la capacità di presentare con leggerezza e originalità una problematica quotidiana poco conosciuta legata all’uso del chewing gum.

PREMIO SPECIALE “TORINO E LE ALPI” sostenuto dalla Compagnia di San Paolo: La Giuria, composta da Leonardo Bizzaro, Enrico Camanni e Tiziano Fratus, assegna il premio al film che meglio rappresenta la dimensiona ambientale e della montagna a Enchikunye/Coming Back Home di Sandro Bozzolo (Italia, 2015, 39’) per l’originalità della storia: due mondi apparentemente inconciliabili dipingono, nello scenario delle Alpi Marittime, l’incontro tra una bergera e una ragazza Masai. La Giuria ha particolarmente apprezzato le atmosfere rarefatte, i dialoghi silenziosi, l’essenzialità dei gesti che accompagnano la nascita di una relazione.

PREMIO AMBIENTE E SOCIETA’: La Giuria, composta da Marco Avataneo, Angelo Fanelli, Roberto Lombardo, Valeria Munari, Giovanni Porquier e Gabriella Serra, assegna il premio offerto dalla Cooperativa Arcobaleno al film che meglio rappresenta la green economy come occasione di lavoro e inclusione sociale a ‘U ferru di Marco Leopardi (Italia, 2015, 70’), un documentario ben riuscito, raccontato con ritmo e con modo e tono interessanti. L’esperienza della pesca selettiva al pescespada nel mare dello Stretto tra Messina e la Calabria coinvolge e affascina, ponendo interrogativi a più livelli: seguire la tradizione del padre? Continuare a perpetuare la sofferenza sull’animale cacciato e il dominio dell’uomo sulla sua preda?

Immagini spettacolari, una bella struttura narrativa, con soluzioni di montaggio creative che presentano uno spettacolo del mare inaspettato, con la sua bellezza indescrivibile e la profondità del legame con l’uomo. Una vigorosa rappresentazione della passione autentica per quel mestiere di pescatore tramandato da generazioni. Una riflessione finale intensa rivolta a coloro che, alla ricerca di futuro, trovano invece nel mare la morte. Per una responsabilità che del mare non è
e che rimanda invece a noi, esseri umani.

PREMIO “LE GHIANDE DI CINEMAMBIENTE”: Riconoscimento del Festival riservato a uno scrittore/scrittrice che abbia intrapreso un percorso di vita e di scrittura legato a temi di carattere ambientale, paesaggistico e/o naturalistico. Per l’edizione 2015 “Le Ghiande di CinemAmbiente” sono state assegnate a Davide Sapienza e Tiziano Fratus.

EVENTI SPECIALI: La sezione d’onore del festival dedicata ai film dei maestri del cinema ambientale attribuisce il riconoscimento per l’edizione 2015 a Luc Jacquet, premio Oscar per “La marcia dei pinguini” e presente al Festival con il nuovo film “La glace et le ciel”.

CINEMAMBIENTE LAB: Il riconoscimento al miglior progetto per l’edizione 2015 va a Seeking for Utopia di Anton Corbal.

 

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