#allmymovies: La maratona di Shia LaBeouf

TRE GIORNI DI DIRETTA STREAMING A RIVEDERE TUTTI I PROPRI FILMS

New York – Il percorso della star alla ricerca della sua essenza e del suo essere interiore ha spesso tracciati ripidi e tortuosi. Shia LaBeouf non è nuovo ad iniziative di questo genere, vuoi per un carattere fuori dalle righe, vuoi per una continua ricerca di visibilità e popolarità di cui ogni artista non può fare a meno nel suo percorso di affermazione.

Si è da poco conclusa la maratona cinematografica #allmymovies, così come ribattezzata su twitter dall’ashtag che per 3 giorni è rimbalzato in ogni angolo del web.

Il controverso attore ha per 72 ore consecutive riguardato tutti i suoi film, uno per uno, dall’ultimo in ordine cronologico, Man Down (2015) di Dito Montiel dove interpreta un marines fuori di testa durante la guerra in Afghanistan, fino alla pellicola di esordio Colazione con Einstein” (1998) di Crag Shapiro dove ancora dodicenne è alle prese con un cane parecchio saccente.

Il teatro dell’esperimento è stata la sala cinematografica dell’Angelika Film Center di Manhattan. Aperto al pubblico da mezzogiorno di martedì 10 novembre fino all’ora di pranzo di oggi venerdì 13 novembre, il cinema ha ospitato come consapevoli “comparse” tutti coloro che volessero assistere, senza pagare, ad uno dei film con protagonista Shia LaBeouf.

Il colpo di genio dell’evento è stata però la decisione di avere una diretta streaming dell’evento, con una telecamera puntata contro la platea, in direzione dell’attore intento a rimirare i suoi lavori. Lacrime, risate, brevi pisolini intervallati a deliziose mangiate di pop-corn. La diretta streaming è stata un successo mediatica inaspettato ed ora allo stesso indirizzo potete rivedere tutta la performance in “differita” (http://newhive.com/allmymovies).

L’iniziativa di LaBeouf è stata creata in collaborazione con gli artisti Luke Turner e Nastja Säde Rönkkö, per mettere in primo piano la celebrità con intento dissacratorio.

Ancora una volta l’intimità e la fragilità di un personaggio pubblico, molto noto al pubblico come LaBeouf, messe in esposizione per 72 ore di fila senza filtri hanno attirato l’attenzione più di quanto lo stesso attore sia forse mai riuscito a fare con un suo ruolo sul grande schermo.

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Onnivoro cinematografico e televisivo, imdb come vangelo e la regia come alta aspirazione.
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