IL 25, 26 E 27 GENNAIO THE EICHMANN SHOW È AL CINEMA
Per onorare la Giornata della Memoria, grazie alla Lucky Red, arriva nelle sale italiane solo il 25, 26 e 27 gennaio The Eichmann Show – Il processo del secolo. Una ricostruzione, con video di repertorio, del processo di Adolf Eichmann, responsabile dell’organizzazione della deportazione degli ebrei nei campi di concentramento; il primo processo per crimini contro l’umanità a svolgersi in Israele e il primo evento ad essere mandato in onda in mondovisione.
Diretto da Paul Andrew Williams, con la partecipazione di Martin Freeman (Lo Hobbit e Sherlock -serie tv) e Anthony LaPaglia (Lontana, Senza Traccia – serie tv), The Eichmann Show – il processo del secolo racconta il lavoro del produttore televisivo Milton Fruchtman (Freeman) e il neoassunto regista Leo Hurwitz (LaPaglia) per organizzare le riprese TV del processo al criminale nazista Adolf Eichmann e i numerosi ostacoli che lo straordinario team di produzione dovette superare per poter catturare la testimonianza di uno dei più noti criminali nazisti.
Gerusalemme, era il 1961 e quello sarebbe stato il primo processo a essere trasmesso in TV, per la prima volta il mondo intero avrebbe assistito alle scioccanti testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto.
Ma chi è Adolf Eichmann? E chi è Milton Fruchtman, il giovane che con impegno ha mostrato a tutto il mondo “l’incarnazione dell’assoluta banalità del male”? Un processo durato quattro mesi, quello ad Eichmann, un funzionario tedesco che, dopo una “lodevole” gestione dell’espatrio degli ebrei, divenne il responsabile dell’organizzazione del trasporto ferroviario verso i vari campi di concentramento.
Sfuggito al processo di Norimberga, grazie a un falso passaporto a nome di Riccardo Klement, lascia l’Italia nel 1950 per il Sud America con la speranza di lasciarsi il passato alle spalle, ma con il sogno di ripoter tornare in Germania. Dieci anni dopo, l’innocenza di un giovane amore tradirà il criminale di guerra. Il figlio di Eichmann, rivelando il suo vero cognome alla ragazza tedesca che frequentava (figlia di un ebreo sfuggito all’Olocausto), farà partire l’operazione dei servizi segreti israeliani per raggiungere Buenos Aires e organizzare il rapimento, e trasferimento, di Eichmann.
Così, 15 anni dopo il processo di Norimberga, a Gerusalemme, entra in scena un giovane Milton Fruchtman, un pioniere della produzione televisiva che, zelantemente, persuase giudici restii e lo stesso Primo Ministro Israeliano David Ben-Gurion alla possibilità di riprendere il processo.
Fruchtman aveva assicurato al Primo Ministro che non sarebbe stato solo uno show per far vedere un criminale di guerra portato davanti alla giustizia, ma sarebbe stata un’occasione per l’appena nato Stato d’Israele di prendere per un orecchio il mondo intero e forzarlo ad ascoltare tutti gli orrori inflitti agli ebrei d’Europa.
Il processo fu mandato in onda in ben 37 Stati e fu un modo per mostrare a tutti come il male possa mostrarsi in tutte le forme, anche in quelle banali di un grigio burocrate che per tutte le sessioni del processo non ha mai mostrato segno di pentimento. La sentenza era scontata, alla fine dei quattro mesi, Adolf Eichmann fu condannato a morte per aver spietatamente perseguito lo sterminio degli ebrei e fu impiccato nel carcere di Ramla il 31 maggio 1962.