La ricompensa del gatto, finalmente al cinema

IL FILM DELLO STUDIO GHIBLI ARRIVA IN SALA, MA SOLO PER DUE GIORNI

La ricompensa del gatto Locandina Ancora una volta un film prodotto dallo Studio Ghibli arriva nelle sale italiane, di nuovo a distanza di anni dalla sua creazione. Negli ultimi mesi ne abbiamo visti diversi, tutti eventi di pochi giorni che hanno dato la possibilità al grande pubblico di poter gustare, nel buio della sala, alcuni capolavori del famoso studio di animazione giapponese, magari per la loro prima volta.

Eclatante era stata la proiezione di Nausicaa della Valle del Vento del maestro Hayao Miyazaki, considerato il primo film dello Studio Ghibli, che ha debuttato nei cinema italiani lo scorso ottobre dopo più di 30 anni dalla sua uscita.

Stavolta è il turno de La ricompensa del gatto, firmato Hiroyuki Morita (animatore di Kiki consegne a domicilio e I racconti di Terramare, rispettivamente al fianco di Miyazaki e di suo figlio Goro), che di anni, invece, ne ha impiegati ben 14. Il film è infatti del 2002, e non ha mai raggiunto la grande distribuzione, cosa che avviene solo ora grazie alla Lucky Red.

La ricompensa del gatto racconta di Haru, una diciassettenne stanca della sua vita studentesca, che un giorno salva casualmente un gatto che sta per essere investito. Quello che lei non sa, però, e che mai avrebbe potuto immaginare, è che quello che ha salvato è il Principe dei Gatto, e per manifestarle la sua immensa gratitudine, il Re vuole che lei lo sposi. Un matrimonio che dovrebbe essere una ricompensa, ma che ad Haru non va giù: perché una ragazza dovrebbe sposare un gatto? Inoltre, il Principe è già segretamente fidanzato, proprio con una gattina che anni prima Haru ha sfamato per strada.
Durante la notte viene rapita e portata nel loro regno per convolare a nozze, ma in suo soccorso vanno il gatto Baron, il gattone Muta e il corvo Toto, che intervengono per riportarla a casa.

La ricompensa del gatto è un film, come molti prima di lui, che si veste di molteplici livelli d’interpretazione, e diviene quindi assolutamente adatto ad un pubblico di adulti, che possono rintracciarvi al suo interno un tema caro a Miyazaki e compagni e che qui torna centrale: la natura. Inoltre gli appassionati della casa giapponese non potranno fare a meno di rintracciare punti di congiunzione con altri film, come i tre personaggi Baron, Muta e Toto, già conosciuti in I sospiri del mio cuore del 1995.

Per scoprire a fondo la ricchezza di quest’opera l’appuntamento è al cinema il 9 e il 10 febbraio.

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