LO SPECIAL DI CAPODANNO DI SHERLOCK SORPRENDE FONDENDO PASSATO E PRESENTE
In attesa della quarta stagione, Sherlock ci intrattiene con un episodio ‘di mezzo’ dal titolo L’Abominevole Sposa, andato in onda nel Regno Unito la sera di Capodanno, e che verrà trasmesso in appositi cinema italiani solo il 12 e il 13 gennaio. In questo special da 90 minuti, Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch) e John Watson (Martin Freeman) sono catapultati nell’epoca Vittoriana per un’avventura stand alone dalla serie stessa. Come se uscissero dai romanzi di Arthur Conan Doyle, i due si conoscono grazie all’ispettore Lestrade (Rupert Graves) che ha bisogno di interpellare l’arguzia e l’intelletto di Sherlock Holmes per risolvere il caso del suicidio di una donna. A quanto pare, un’apparente sposa ha prima sparato all’impazzata alla folla, centrando diversi uomini, e poi si è tolta la vita, piazzandosi un colpo in testa. Tuttavia la stessa donna ricompare in carne ed ossa per uccidere il marito, ma il suo cadavere è ben disteso nell’obitorio. Com’è possibile che la sposa sia tornata dall’aldilà? Le cose si complicano quando anche un amico di Mycroft (Mark Gatiss) viene minacciato di morte. La parte razionale di Sherlock entra in gioco quando si accorge che qualcosa non va, perché “I fantasmi non esistono”, eppure il colpo di scena è dietro l’angolo.
Nello speciale de L’abominevole sposa, i due autori Mark Gatiss e Steven Moffat ci regalano un episodio apparentemente lontano dalla solita routine della coppia Holmes-Watson, sia per periodo storico che per il caso di omicidio, fondendo passato e presente con un unico filo conduttore: la vita e la morte. La scusante della sposa serve in realtà a Sherlock per cercare di capire in che modo la sua nemesi Moriarty (è di Andrew Scott la performance migliore) sia tornato dall’oltretomba, dopo averlo visto spararsi un colpo in faccia nel finale della seconda stagione. Il caso della sposa viene risolto quasi subito nella prima metà dell’episodio, ma è solo con l’apparizione di Moriarty che lo spettatore comprende che l’epoca vittoriana è solo una copertura creata dal palazzo della memoria del detective Sherlock (che tra l’altro ha reso Molly Hooper – interpretata da Louise Brealey – un uomo nella sua versione ottocentesca).
A proposito di figure femminili, fa piacere rivedere l’indomabile Mrs Hudson (Una Stubbs) sempre pronta a fare la battuta sull’eterno scapolo Sherlock (e ancora una volta, i riferimenti al rapporto ‘speciale’ tra lui e Watson sono dispersi qua e là e sono sempre presenti); così come Mary (Amanda Abbington), l’adorabile moglie di John Watson, che appare vestita di nero nel ‘sogno’ di Holmes, pronta per riprendersi suo marito, quasi prigioniero del suo nuovo partner investigativo. L’abominevole sposa è un episodio brillantemente girato e interpretato, con citazioni sparse dai libri di Doyle, rimandi alle stagioni precedenti, sebbene la sua unica pecca sia quella di lasciarci ancora con l’ennesimo dubbio: se Moriarty è veramente morto, chi è l’altra persona che sta seminando morte e panico in quella Londra moderna? La quarta stagione è ancora lontana e bisognerà attendere il 2017.