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Domenica è alle porte, e con sé porterà la tanto attesa notte degli Oscar, se avete spizzicato un po’ qua e un po’ là i vari nominati alla statuetta, con questo articolo cerchiamo di dipingere un quadro per quanto riguarda le nominate come Miglior Attrice agli Oscar 2016.
Cate Blanchett – Carol
Nata a Melbourne nel 1969, la Blanchett raggiunge la fama grazie al ruolo di Galadriel nella trilogia de Il Signore dell’anello. Nel 2005 riceve l’Oscar come Miglior attrice non protagonista interpretando Katharine Hepburn nel film The Aviator. Nel 2007 è l’unica donna dei sei attori che vestono i panni di Bob Dylan in Io non sono qui e si conquista così la nomina come miglior attrice non protagonista e, contemporaneamente, anche come attrice protagonista grazie al ruolo della regina Elisabetta in Elizabeth: The Golden Age, ma i premi vengono assegnati a Marion Cotillard in Le vie en rose come miglior attrice e a Tilda Swinton come miglior attrice non protagonista in Michael Clayton.
Nel 2014 riceve la sua seconda statuetta dorata, questa volta come miglior attrice. Infatti, nel 2013 recita in Blue Jasmin, diretto da Woody Allen, e interpreta una donna che si trasferisce a San Francisco, nell’appartamento della sorella, per ricominciare dopo aver assistito al fallimento della sua intera vita e del suo matrimonio con un ricco newyorchese.
L’anno scorso torna ad essere diretta da Todd Haynes (Io non sono qui) in Carol, film ambientato negli anni ’50 che vede la Blanchett nei panni di una donna borghese alle prese con un matrimonio sul viale del tramonto e i sentimenti che prova verso una commessa di un grande magazzino.
Brie Larson – Room
Classe 1989 è un’attrice e cantautrice americane. Inizia a recitare fin da bambina, ma ottiene il suo primo ruolo importante nel 2009 nel telefilm United States of Tara. Nel 2013 recita in Short Term 12 e riceve, grazie a un’ottima interpretazione drammatica, il premio come miglior interprete femminile al Festival del film di Locarno.
Sconosciuta ai più, la Larson è la protagonista di Room, film tratto da fatti realmente accaduti, che racconta la storia di Joy, una ragazza rapita, segregata e ripetutamente abusata, che con il tempo è diventata madre. Lei e suo figlio, quindi, vivono tra le mura di una stanza e il bambino conosce poco o nulla del “fuori”, ma gli anni passano e la curiosità del piccolo diventa troppo devastante per Joy che decide così di raccontargli la verità e di trovare un modo per sfuggire da quella prigione.
Con questo ruolo, Brie Larson ha fatto incetta di premi: Golden Globe, BAFTA e SAGA, diventando così la favorita per salire sul palco e ritirare la statuetta dorata nella notte tra domenica 28 e lunedì 29 febbraio.
Jennifer Lawrence – Joy
Oramai Jennifer Lawrence non ha bisogno di presentazioni, la ragazza del Kentucky semplice e sempre di buonumore è benvoluta da giornalisti e colleghi, nonostante lo scivolone – figurato – ai Golden Globe di quest’anno.
Diventata celebre soprattutto per il ruolo di Katniss Evergreen in Hunger Games, già nel 2011 – all’età di 21 anni – riceve la sua prima candidatura agli Oscar con la partecipazione come protagonista al film drammatico in Un gelido inverno.
Nel 2013 vince il Golden Globe, il SAGA, l’Indipendent Spirit Award e l’Oscar come miglior attrice ne Il lato positivo, al fianco di Bradley Cooper, l’anno seguente nonostante le numerose nomine per il ruolo in American Hustle – L’apparenza inganna, riceve “solo” il BAFTA come attrice non protagonista.
Quest’anno ritorna alla cerimonia degli Oscar grazie al ruolo in Joy, il film che racconta la storia di Joy Mangano che rivoluzionò il modo di pulire il pavimento grazie all’invenzione del Miracle Mop, la magica scopa per pulire i pavimenti. Il film è il terzo progetto che vede David O. Russel dirigere Jennifer Lawrence assieme a Robert De Niro e Bradley Cooper, e finora ha fatto vincere all’attrice un Golden Globe.
Charlotte Rampling – 45 anni
Più matura confronto alle sue rivali, Charlotte Rampling ha il classico fascino composto britannico, anche se la sua giovinezza non ha nulla di ordinario: fin da piccola vive tra Francia e Inghilterra, poi decide di andare all’università a Madrid, ma subito dopo decide di abbandonare gli studi per unirsi a una band canadese come voce e chitarra. Nel 1963 inizia la professione di indossatrice e modella e avrà un menage à trois con il fotografo Randall Lawrence e il suo migliore amico, con il quale avrà un figlio e si sposerà per quattro anni.
Grazie a Il Portiere di notte di Liliana Cavani, l’attrice raggiunge la consacrazione a livello internazionale, ma l’attrice rifugge l’improvvisa popolarità. Ritorna a recitare negli anni Novanta, ma soprattutto in televisione, e negli anni 2000 torna anche sul grande schermo con due film di François Ozon: Sotto la sabbia e Swimming Pool.
Oggi concorre all’Oscar per il ruolo in 45 anni, per il quale ha ricevuto nel 2015 l’Orso d’argento e l’European Film Award, film che analizza la stabilità del rapporto di una coppia consolidata alla notizia incredibile del ritrovamento del corpo della precedente compagna del marito, cinquant’anni dopo l’incidente in montagna che le era costato la vita, perfettamente conservato in un ghiacciaio delle Alpi Svizzere.
Saoirse Ronan- Brooklyn
La ventiduenne dalla doppia cittadinanza inglese e statunitense ha debuttato nel mondo del cinema nel 2007, a soli 13 anni, con il ruolo di Briony Tallis in Espiazione che le vale la nomination come miglior attrice non protagonista agli Oscar.
Nel 2015 prende parte a Brooklyn interpretando una giovane irlandese che parte per gli Stati Uniti per trovare un lavoro e crearsi un futuro. Per questo ruolo ha ricevuto molti riconoscimenti come miglior attrice protagonista: dal London Critics Circle Film Awards al British Independent Film Awards, dal New York Film Critics Circle Awars all’Hollywood Film Awards e anche il Palm Springs International Film Festival.
Nonostante abbia ricevuto le nomination per tutti i premi della stagione Golden Globe, BAFTA, SAGA e il Premio Oscar, la Larson ha sempre avuto la meglio e quindi, chissà se domenica notte si assisterà a un colpo di scena oppure una riconferma dell’interpretazione dell’attrice di Room.