DOPO IL FILM, ARRIVA LA SERIE TV SHADOWHUNTERS BASATA SULLA SAGA URBAN FANTASY DI CASSANDRA CLARE
Era il 2007 quando il primo libro della saga Shadowhunters fece il suo ingresso in libreria. Da allora, una delle saghe urban fantasy più famose e amate ha conquistato il mondo dei teenager e non, approdando anche al cinema nel 2013 con Shadowhunters: Città di ossa (titolo originale The Mortal Instruments: City of bones), ma non riuscendo a replicare il successo letterario. C’è voluto qualche anno prima di decidere a portare la saga sul piccolo schermo e adattarla per la televisione in una trasposizione più simile stavolta ai romanzi e con personaggi più credibili rispetto a quelli visti nel film del 2013. La serie tv intitolata semplicemente Shadowhunters ha debuttato sul canale Freeform (il nuovo ABC Family) il 12 gennaio 2016, e in Italia è stata resa disponibile su Netflix già doppiata il giorno dopo.
Nella serie tv, Clary Fray (Katherine McNamara) è una 18enne normale che ambisce ad entrare alla Brooklyn Academy of Art e vive con la madre Jocelyn nel loro umile appartamento di New York e passa le sue giornate tra l’arte e il migliore amico Simon Lewis (Alberto Rosende). Il giorno del suo compleanno, però, Clary passa la serata al Pandemonium Club, dove assiste a un omicidio che nessun altro – eccetto lei – riesce a vedere. Quando torna a casa, viene attaccata da un demone, ma il ragazzo che aveva visto poco prima al Club, Jace Wayland (Dominic Sherwood), la salva. Il ragazzo le spiega che è uno Shadowhunter, metà umano e metà angelo che protegge i Mondani (persone appartenenti al mondo degli umani) dai demoni. Clary scopre di essere una di loro e insieme ai compagni cacciatori, la bella e seducente Isabelle (Emeraude Toubia) e il tormentato Alec (Matthew Daddario) cerca di capire le sue origini e il suo passato al fine di sconfiggere Valentine Morgenstern, l’uomo più ricercato nel mondo degli Shadowhunter e dei Nascosti, che fino a poco tempo prima si credeva morto ma che ora vuole ottenere la Coppa Mortale, uno strumento che gli permetterà di creare nuovi Shadowhunters che lo aiuteranno a sterminare i Nascosti.
La prima stagione copre i primi due romanzi, Città di ossa e Città di cenere e, a dispetto del film, la serie tv si distingue per essere più fedele ai libri dal punto di vista della trama, con l’aggiunta di piccole subplots fondamentali (come la presenza del Popolo Fatato, che compare successivamente a Città di ossa) per dipanarsi lungo i 13 episodi. Ad esempio, Clary qui è fisicamente uguale alla saga, mentre il cambiamento di Simon nello status di vampiro inizia a delinearsi in modo graduale. Tra le differenze rispetto alla saga, i personaggi hanno qualche anno in più, le atmosfere sono più moderne e giovanili, proprio per attrarre il pubblico dei teenagers del canale, mentre Luke è un agente di polizia ed è di colore (nel libro non è niente di questo). Inoltre sono stati aggiunti i ricordi di Clary di quando da bambina vide un demone nell’acqua, immagine che poi è stata rimossa da Magnus Bane (Harry Shum Jr.). Ciò che lascia a desiderare sono gli effetti speciali fin troppo finti a volte e poco elaborati, e la recitazione degli attori: manca il pathos e l’emozione.
Nonostante ci sia qualche carenza, la serie tv Shadowhunters è sicuramente migliore del film dal punto di vista della trama e della caratterizzazione dei personaggi. Tredici episodi ci permettono di esplorare meglio le sfaccettature e i cambiamenti degli Shadowhunters protagonisti, a differenza del film girato in maniera troppo frettolosa e inconcludente.