GLI AGENTI MULDER E SCULLY TORNANO AD APRIRE GLI X-FILES 14 ANNI DOPO LA FINE DELLA SERIE
L’atteso revival di X-Files è finalmente arrivato: la decima stagione è approdata sugli schermi americani FOX, e a distanza di pochissime ore, anche su quelli italiani di Sky, a partire dal 24 gennaio 2016. I fan attendevano con ansia il ritorno del telefilm cult creato nel 1993 da Chris Carter, che nel corso di nove stagioni e due film (uno nel 1998 e l’altro nel 2008, sei anni dopo la fine della serie), ha regalato ai telespettatori una nuova visione sul mondo degli UFO, sulle creature mitologiche, teorie del complotto, mutazioni genetiche, percezioni extrasensoriali ed intelligenza artificiale. X-Files è stato accolto con grande successo da parte di pubblico e critica, al punto da diventare un’ispirazione per le serie di fantascienza successive. L’annuncio del ‘revival’ a 14 anni dall’ultima messa in onda avvenne all’inizio del 2015 quando venne smentita l’ipotesi di un terzo film. A riprendere il timone della miniserie evento composta da sei episodi di X-Files è tornato Chris Carter con i suoi protagonisti storici, David Duchovny nel ruolo di Fox Mulder, Gillian Anderson in quello di Dana Scully e Mitch Pileggi nei panni di Walter Skinner.
Nella decima stagione troviamo l’ex coppia di agenti dell’FBI Mulder e Scully tornare di nuovo sul campo a indagare sul paranormale. My Struggle rappresenta l’episodio legato alla mitologia di X-Files in cui Mulder e Scully, avvisati da Tad O’Malley, giornalista attivo sul web, indagano sul caso di una presunta donna rapita dagli alieni. Mentre Scully fa analizzare il DNA della giovane, O’Malley conduce Mulder in una località segreta dove vi è nascosto un veicolo alieno di forma triangolare, o almeno così sembra. My Struggle riapre gli X-Files e lo fa incrementando le teorie del complotto già elaborate da Mulder nelle precedenti stagioni, oltre a mettere a confronto il metodo old school dei due agenti dell’FBI con le nuove tecnologie moderne. Si accenna all’11 settembre, si parla di come gli eventi di Roswell altro non erano che “una cortina di fumo”, ma c’è anche quella scienza aliena messa al servizio dei grandi della Terra per far sembrare i rapimenti veri, e che eventualmente, secondo Fox Mulder, verrà utilizzata e sperimentata su tutta l’America.
Il secondo episodio, Founder’s Mutation, è un classico di X-Files. Mulder e Scully indagano sul misterioso suicidio di uno scienziato, causato probabilmente da una misteriosa forza. Le loro ricerche li conducono in un laboratorio in cui vengono effettuati esperimenti genetici da decenni, volti a fondere soggetti dotati di poteri, che però nascondono a loro volta sentimenti pericolosi. In questa occasione X-Files parla di famiglia e del rapporto tra Mulder e Scully. E’ chiaro che i due non sono più una coppia, ma cosa sia successo in questi anni, non ci è dato sapere se non attraverso frammenti del figlio che hanno avuto insieme, William, di cui hanno perso le tracce.
Il bello di una serie come X-Files è vedere come scienza e religione si incontrano e si fondono. Mulder è la parte che dice “Voglio ancora crederci”, Scully è sempre stata quella razionale che cercava di riportare il collega ad analizzare i casi in modo scientifico. Il comportamento di Dana è venuto a meno quando ha iniziato a credere anche lei nelle teorie di Fox; per questo si chiede, nel corso del primo episodio del revival, se ci sia del DNA alieno in lei – data la sua sparizione nel corso della seconda stagione e la successiva nascita di William. X-Files continua ad appassionare i fan e accoglierne di nuovi, unendo in questa miniserie elementi vecchi come l’ex direttore Skinner, l’uomo che fuma, i casi alieni, e ne aggiunge di nuovi mostrando i processi della tecnologia, i cambiamenti sociali e politici dopo l’11 settembre e cosa realmente vuol dire vivere in un mondo controllato dal governo. Infine, le domande da porci restano sempre le stesse: siamo davvero soli? Cosa ci stanno nascondendo?