IL CORTO SUL MALVAGIO SITH CHE HA FATTO IL GIRO DEL MONDO
Dopo il rilancio della saga, successiva allo storico accordo tra la Disney e la Lucas Film, la febbre di Star Wars è tornata più viva che mai, a dieci anni di distanza dall’ultimo episodio cinematografico. Eppure Rogue One, lo spin-off ambientato in epoca “imperiale”, è lontano ancora qualche mese e l’episodio VIII ha visto da poco avviarsi le riprese (dirette stavolta dal regista di Looper Rian Johnson). Gli orfani della saga fantascientifica, però, hanno potuto allietare l’attesa con un cortometraggio “fan-made” con protagonista Darth Maul, il guerriero Sith, corrispondenti dei cavalieri Jedi dalla parte del Lato Oscuro, indimenticabile villain de La Minaccia Fantasma di Lucas.
Realizzato in maniera perciò del tutto indipendente, questo gruppo di filmakers corrispondente al nome di T7 Productions ha realizzato il corto mossi dal fatto, parole loro, di “aver sempre pensato che Darh Maul avrebbe meritato maggior spazio sullo schermo”. Il personaggio, almeno interpretando l’opinione comune, è stato sempre tra le poche cose apprezzate del discusso Episodio I, distinguendosi per l’accattivante design e un’innegabile presenza scenica. Questo malgrado, come detto, la totale assenza di background e il ridotto minutaggio, nel quale recita pochissime battute limitandosi più al ruolo puramente “fisico” e spettacolare. Darth Maul – Apprentice sceglie allora di inquadrarlo durante l’ultima fase del suo addestramento sotto il futuro Imperatore Darth Sidious, che con un sotterfugio gli manda contro un gruppo di Jedi per testare la sua abilità combattiva, soprattutto sul piano del controllo emotivo.
Ci sono voluti ben due anni all’autore Shawn Bu, studente di cinema in Germania nonché scrittore, regista e produttore dell’opera, per realizzare questo sorprendente “bootleg fan film“. Anni che si vedono tutti, nonostante ormai le tecnologie attuali possano aiutare, rispetto al passato, anche le “piccole” compagnie a produrre prodotti di tutto rispetto dal punto di vista visivo. A proposito, basterebbe ricordare quel Power/Rangers diretto da Joseph Kaan e con protagonista il Dawson di Dawson’s Creek James Van Der Beek, che non aveva nulla di invidiare alle grandi major, tanto che in veste di suo stato “non autorizzato” è stato subito fatto rimuovere dalla Saban Entertainment, possessore dei diritti, che avendo già in programma un film per il grande schermo ha pensato bene di eliminare un “concorrente” così clamoroso. Sia chiaro, rispetto a tanti prodotti indipendenti nostrani, parliamo di “low-budget” di un’altra portata e quindi con una maggiore disponibilità economica, eppure ciò non dovrebbe ridimensionare affatto l’elevato sfoggio di passione e, soprattutto, di inventiva artistica dimostrata dai filmakers citati.
Il successo di operazioni del genere (sei milioni di visualizzazione per Darth Maul – Apprentice in una sola settimana) può far riflettere, ancora una volta, sulle modalità di auto-promozione concesse oggigiorno dalle differenti piattaforme web, dove l’accesso al pubblico diventa facilmente globale e il giudizio degli utenti è più che immediato, nel bene o nel male. Ad accrescere la trasparenza della “magia del cinema” messa in atto è perfino presente un making of del corto, che porta le qualità tecniche del prodotto ad essere sotto gli occhi di tutti: dalle evidenti doti acrobatiche del cast (“Così abbiamo voluto creare un film interamente su di lui [Darth Maul, ndr], con i migliori combattimenti di spada laser che abbiamo potuto fare”) alla mirabile realizzazione della location suggestiva e apparentemente naturale; dalla fantastica colonna sonora alle virtù linguistiche del regista, riscontrabili in modo palese nell’ultima scena, che dimostrano se ce ne fosse bisogno di come basta un’attenta e precisa visione creativa per superare qualsiasi difficoltà economica, troppo spesso facile scusante.