LEONARDO DA VINCI: LA VITA DEL GENIO TOSCANO TRA ARTE, CINEMA E NUOVE SCOPERTE
Il 15 aprile è stato “il compleanno” di Leonardo Da Vinci, e non potevamo quindi non cogliere questa occasione per parlare di questo grande genio, che negli ultimi giorni è stato al centro delle notizie non solo per l’anniversario della nascita, ma anche per la divulgazione di una ricerca che ha individuato 35 suoi discendenti viventi. Tra questi c’è anche il regista Franco Zeffirelli, il cui vero cognome è infatti Corsi, famiglia che nel 1794 si è imparentata con quella dei Da Vinci.
Ma quello di Leonardo non è solo un legame “di sangue” con il cinema. Infatti negli anni sono stati molti i cortometraggi, i documentari, i prodotti animati, i film e i telefilm che hanno proposto la sua vita o inserito la sua figura in altre storie. Leonardo è apparso come personaggio secondario in diversi film, come in La leggenda di un amore – Cinderella, dove ricopre il ruolo di “fata madrina” della giovane Drew Barrymore trasformandola da bruco in splendente farfalla per la sera del ballo, e di guida del principe, facendogli capire che non importa la classe sociale quando c’è l’amore. Nel film, ambientato negli ultimi anni di vita del maestro, è ospite alla corte dei re di Francia, e viene fatto vedere a lavoro nella creazione e nella sperimentazione di alcune sue invenzioni e opere. Infine in chiusura, come regalo ai due sposi, consegna loro La testa di fanciulla (La scapigliata), sua opera realmente realizzata che nel lungometraggio viene presentata come ritratto di Danielle-Cenerentola.
In Non ci resta che piangere, invece, Mario e Saverio (Massimo Troisi e Roberto Benigni) incontrano Leonardo (Paolo Bonacelli), e colti dalla foga del momento iniziano a parlargli di tante nuove idee per delle invenzioni, finendo poi per insegnargli a giocare a scopa. Dalle loro proposte Leonardo riesce a creare davvero qualcosa: una locomotiva. Più prettamente le sue opere sono invece state protagoniste prima del libro e poi del suo adattamento omonimo Il codice Da Vinci, consistendo in indizi per il professore di iconologia Robert Langdon, interpretato da Tom Hanks, per risolvere un mistero in cui è coinvolto l’Opus Dei e che porterà a nuove scoperte sul Sacro Graal.
Capitolo a parte spetta invece alla serie televisiva Da Vinci’s Demons, un prodotto ibrido tra storia, azione e fantascienza che lo vede protagonista in giovanissima età. Una serie che presenta i momenti della sua vita che avrebbe mai conosciuto. Si compone di 3 stagioni che vedono protagonista Tom Riley, e vede il genio diviso tra idee e passioni, invenzioni e arte, senza rinunciare ad una componente dark.
Tra la lunga schiera di documentari prodotti, ricordiamo l’ultimo nato Leonardo Da Vinci. Il genio a Milano, che sarà in sala il 2, 3 e 4 maggio 2016. Un nuovo lavoro su Da Vinci, che ne ripercorre gli anni milanesi partendo dalla mostra organizzata a Palazzo Reale nei mesi dell’Expo. Le riprese hanno coinvolto non solo il curatore Pietro Marani, ma l’intento degli autori Jacopo Ghilardotti e Gabriele Scotti di arricchire il racconto documentaristico con una componente fiction, ha richiesto l’intervento di attori nei ruoli di quelle personalità dell’epoca che Leonardo incontrò proprio a Milano (Ludovico il Moro, Salaì, Beatrice d’Este, Donato Bramante, Vincenzo Bandello e molti altri). A impersonarli sono stati chiamati attori noti come Vincenzo Amato, Cristiana Capotondi, Alessandro Haber, Gabriella Pession, Paolo Briguglia, Edoardo Natoli, Giampiero Judica, Nicola Nocella. La voce narrante è di Sandro Lombardi.