OMAR SY È MR. CHOCOLAT, LA STORIA DI UN UOMO E LA BATTAGLIA PER RIMANERE SE STESSI
Ha il volto solare e potente di Omar Sy Mr. Chocolat, il primo artista e clown nero di Francia. Nato a Cuba e cresciuto come schiavo, una volta giunto in Europa trova lavoro come “selvaggio” in un numero insieme ad una scimmia in un piccolo circo sgangherato di provincia. È qui che lo nota Footit (il bravissimo James Thierree, artista poliedrico, mimo e mago, nipote di Chaplin), clown in decadenza – che – con l’idea geniale e innovativa di uno spettacolo in coppia risolleva la sua carriera e dà vita a quella di Rafael , che così diventa, in piena Belle Epoque, il famosissimo clown nero, il più conosciuto della storia della clownerie.
Il film, diretto da Roschdy Zem, racconta la storia di un’amicizia e allo stesso tempo la durezza della discriminazione senza limiti, quella che ad inizio secolo portava i “signori bianchi” a mettere i neri nei recinti ed indicarli come “selvaggi da addomesticare”. Così, se Footit vede in Rafael non solo una possibilità di rinascere artisticamente, ma un vero talento, il mondo dello show business lo sfrutta fino all’osso, senza preoccuparsi della sua sensibilità e anzi pretendendo da lui solo riconoscenza. Una storia appassionata e triste ma molto attuale, sebbene la figura di questo uomo e artista sia stata a lungo dimenticata dopo la sua morte (avvenuta nel 1917 in miseria e anonimato).
Spiega il regista: “Era interessante come l’artista fosse totalmente accettato, mentre l’uomo non esisteva. È quello che ho cercato di raccontare in questo film: la lotta di questo personaggio senza stato civile, per tutti semplicemente Chocolat, che in francese è diventato un modo di dire: dire ‘sono un chocolat’, vuol dire ‘sono stato fregato’. Quindi aveva un nome che stigmatizzava il colore della sua pelle, ma la lotta della sua vita fu quella di farsi accettare come uomo, ricevere uno stato civile, battaglia che perse. Questo film è anche una forma di riabilitazione”.
Rafael infatti, all’apice della sua carriera, sebbene dedito al vizio del gioco e indebitato, abbandona il Circo di Parigi per intraprendere la carriera di attore, recitando, primo nella storia francese, nei panni di Otello. Ma se lo spettacolo riesce bene, il pubblico non accetta la sua presenza, insultandolo e rivoltandosi. Qualcosa di incredibile e barbaro, che distrugge la sua dignità e la sua vita, così duramente messa alla prova fin da piccolo, quando il padre, a servizio dei bianchi, veniva deriso e trattato come un giullare. Mr. Chocolat racconta quindi la storia di un personaggio che viene accettato solo in quanto strumento di intrattenimento, e quella di un uomo che non riesce a riscattarsi ma non tradisce se stesso.
Presentato in occasione di Rendez Vous, festival del nuovo cinema francese, il film sarà in sala dal 7 aprile, distribuito da Videa. Imperdibili le scene delle performance dei due attori, abilissimi e credibili, sia come clown che come uomini in cerca di una propria identità.