NEW YORK DEDICA AD ANNA MAGNANI UNA RETROSPETTIVA DI 24 PELLICOLE CHE L’HANNO RESA INDIMENTICABILE
Una nuova celebrazione per la diva italiana Anna Magnani arriva da oltreoceano, precisamente dalla Grande Mela, dove dal 18 maggio al 1 giugno si terrà, presso il Walter Reade Theater del Lincoln Center, una retrospettiva in suo onore, organizzata da Florence Almozini e Dan Sullivan, e da Camilla Cormanni e Paola Ruggiero di Istituto Luce Cinecittà, coprodotta da Luce Cinecittà e Film Society of Lincoln Center: La Magnani.
24 titoli, in gran parte provenienti dall’Archivio Internazionale di Luce Cinecittà, verranno proiettati in 35 e 16 millimetri: verranno quindi riproposti film che coprono quasi per intero la sua carriera cinematografica. Nell’elenco compaiono Tempo massimo di Mattoli del 1934, girato agli inizi, e Roma di Fellini del 1972, suo simbolico addio alle scene. E poi ancora Roma città aperta di Roberto Rossellini, La rosa tatuata di Daniel Mann con cui vinse l’Oscar (di cui ricorre quest’anno il 60° anniversario) e Selvaggio è il vento di Cukor, con cui venne nuovamente nominata agli Oscar e poi vinse il premio per la miglior interpretazione a Berlino.
La Magnani intende riproporre negli Stati Uniti, che le hanno ufficialmente tributato i più alti onori – dall’Oscar alla stella sulla Walk of Fame di Hollywood – l’orgogliosa passione, l’umorismo tagliente ed il naturalismo alieno dall’affettazione, che hanno reso Anna Magnani il simbolo, se non forse la più sintetica definizione dell’idea del cinema italiano. Una forma d’arte, esplosa nell’apparizione di Roma città aperta, che mostrò al mondo qualcosa che prima le platee non avevano mai visto così apertamente: quel qualcosa che si divideva tra la nudità del realismo e la gloria, che era la vita portata sullo schermo. Parimenti portata per il dramma e la commedia, così come per il palcoscenico e lo schermo, la Magnani incarnava quella che sarebbe stata la qualità più precisa e insieme inafferrabile del nostro cinema migliore: muovere con lo stesso film il pubblico al riso e alla commozione.
La retrospettiva newyorchese diventa anche l’occasione per riscoprire alcuni capolavori del cinema
italiano di Rossellini (oltre a Roma città aperta, L’amore), Visconti (Bellissima), Pier Paolo Pasolini (Mamma Roma), Federico Fellini (Roma), De Sica (Teresa Venerdì), Lattuada (Il bandito), Monicelli (Risate di gioia), Zampa (L’Onorevole Angelina). Ma è anche l’opportunità per vedere pellicole di maestri internazionali che l’hanno vista protagonista: da Cukor a Jean Renoir, da Lumet a Dieterle, fino a La rosa tatuata, scritto da Tennessee Williams appositamente per l’attrice.
Dopo New York la retrospettiva sarà presentata in alcune delle più prestigiose istituzioni cinematografiche nord americane di Chicago, Detroit, Berkeley, Los Angeles, San Francisco, Houston, Columbus, Festival di Toronto, Cambridge.