La Sirenetta: il live action Disney sarà realtà?

FORSE LA DISNEY LAVORERÀ ANCHE AL LIVE ACTION DE LA SIRENETTA: INTANTO RIVIVIAMO IL CLASSICO D’ANIMAZIONE CON ALCUNE CURIOSITÀ

sirenettaDopo il grande successo al botteghino conquistato da Il libro della giungla diretto da Jon Favreau, e dopo il boom di visualizzazioni che in pochi giorni ha ottenuto il primo teaser trailer ufficiale de La Bella e la Bestia, si sta parlando molto anche di un nuovo possibile live action sempre firmato Disney. In base a quanto ha pubblicato Deadline, infatti, sembra che la House of Mouse stia seriamente pensando all’eventualità di portare sul grande schermo la storia di Ariel, stavolta in carne e ossa, ma il progetto sarebbe ancora fermo alla sua fase embrionale per gli oggettivi problemi di realizzazione.

Se dovesse essere fatto, questo film si andrebbe quindi ad affiancare ad un altro lungometraggio in cantiere sempre sulla storia de La Sirenetta, prodotto però da Universal e Working Title, diretto da Rebecca Thomas e con Chloe Grace Moretz nei panni della protagonista. Ma se la Disney decidesse di rinunciare, non rimarrebbe certo a mani vuote, data la grande sfilza di film live action in uscita e quelli già in lavorazione.

Quando La Sirenetta uscì nel 1989, diretto da John Musker e Ron Clements, vinse due premi Oscar per la Miglior colonna sonora e Miglior canzone originale, e arrivò ad incassare più di 200 milioni di dollari in tutto il mondo. Un successo di cui tutti sono bene a conoscenza, ma cogliamo l’occasione per proporvi alcuni dettagli sul film di cui forse non vi siete accorti o dettagli che non avete mai saputo.

      1. Il colore verde della coda di Ariel, che porta il nome della principessa stessa, fu creato appositamente dalla Disney, che decise di non aderire alla storia di Andersen in cui invece è rossa e che cambiò anche il colore dei capelli, biondi nella storia originaria;
      2. Un’altra differenza con la storia di Andersen è la caratterizzazione di Ursula: nel racconto non aveva una descrizione e nemmeno un nome, così la Disney si trovò libera di sperimentare, tanto che all’inizio i disegnatori la ritrassero come un pesce-scorpione, ma alla fine si ispirarono alla drag queen Divine, con i capelli bianchi, e la dotarono di sei tentacoli;
      3. Sono famose le comparsate di Pippo, Paperino e Topolino fra la folla all’arrivo di Re Tritone, ma anche un’altra star dell’universo Disney è presenti: Kermit la Rana;
      4. Giustificati come errori inconsapevoli, ci sono numerosi messaggi subliminali nel film, tra cui la protuberanza che si intravede sotto la tunica del prete che celebra il matrimonio tra Eric e Vanessa, o il castello dalla forma fallica che campeggia sulla copertina del VHS;
      5. Ad un certo punto del film Flounder si trasforma in Scuttle proprio mentre parla di lui: ce ne accorgiamo fermando il video al momento giusto, e la sovrapposizione di identità dura per pochissimi impercettibili fotogrammi;
      6. I marinai della nave di Eric sono caricature dei membri dello staff che lavorarono al film;
      7. Ariel è l’unica Principessa Disney ad essere diventata mamma, come si vede nel sequel in cui la protagonista è la figlia Melody, ed inoltre è una delle poche a non essere figlia unica, come Merida, Elsa e Anna;
      8. Infine, il finale della storia: la Disney ha naturalmente optato per il lieto fine, come coronamento dell’amore tra Ariel e Eric, ma nella storia di Andersen le cose sono molto più cruente e tragiche. Ma la commovente riappacificazione tra Ariel e Tritone che vediamo nel film ha portato anche nella realtà un padre a recuperare il rapporto con la propria figlia (con tanto di lettera di ringraziamenti a mamma Disney).
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