INIZIA LA LOTTA CONTRO IL TEMPO PER SALVARE SAMARITAN NELL’ULTIMA STAGIONE DI PERSON OF INTEREST
Dopo un tira e molla e continui rimandi sulla messa in onda da parte della CBS, il network americano ha deciso di iniziare a trasmettere la quinta e ultima stagione di Person of Interest dal 3 maggio – in Italia è ancora inedita per il momento. Ci saranno tredici episodi per concludere degnamente la serie tv creata da Jonathan Nolan (fratello di Christopher) nel 2011. L’episodio finale della quarta stagione aveva lasciato i nostri eroi in una situazione al quanto complicata: braccati dal governo, Reese (Jim Caviezel), Finch (Michael Emerson) e Root (Amy Acker) sono però riusciti a portare in salvo la Macchina Samaritan, ormai giunta al capolinea. Spetterà a loro ricostruirla. La domanda ora sarà: in che modo Finch vuole rimettere in funzione la sua creatura? Gli darà maggior libertà come ha sempre voluto Root oppure la riporterà al suo stato originale? Tornano altri personaggi nella storia: l’agente Fusco (Kevin Chapman) deve affrontare le conseguenze per la morte dei malavitosi Dominic ed Elias, mentre rivedremo Shaw (interpretata da Sarah Shahi, che lo scorso anno aveva lasciato temporaneamente lo show per via della sua gravidanza).
Inutile spendere parole riguardo il trattamento che la CBS ha avuto, nel corso degli anni, per Person of Interest. Orari di programmazione sbagliata, pessima pubblicità e l’aver trascinato la messa in onda della quinta stagione a ridosso dell’estate ha contribuito certamente alla sua cancellazione. Person of Interest ha mostrato al pubblico molto più del potere che i governi hanno su di noi, ma ha evidenziato la relazione tra uomo e macchina in un concentrato di action, drama e scienza. Il mondo rappresentato nella serie tv potrebbe non essere così tanto lontano da noi: cosa succederebbe se il governo potrebbe controllare ogni nostro movimento?
Una delle cose più belle dello show è sempre il rapporto tra Finch e Samaritan, tra creatore e Creatura, come quello del dottor Frankenstein con il suo mostro. Nel corso degli anni, Person of Interest ci ha mostrato flashback del passato per capire com’è nata la Macchina, come si è evoluta e quale strumento è diventato. Nel primo episodio dellq quinta stagione, nel presente, vediamo Samaritan scusarsi con Finch: “Mi dispiace, ti ho deluso. Forse è meglio che muoia” e poi nel flashback del passato, la Macchina chiude ingenuamente a Finch che cosa sia la morte: non vuole che i suoi ricordi vengano cancellati perché non vuole dimenticarsi di lui. E’ in questo momento che la season premiere raggiunge il suo picco assoluto di emotività, poiché capiamo che Samaritan non è solo un computer, ma ha imparato a sviluppare sentimenti nobili per il suo creatore.
Poi abbiamo John Reese, un personaggio che è passato dall’essere distaccato e a non fidarsi delle persone, fino a mettere in scena tutte le tecniche imparato durante la sua esperienza come soldato e scegliendo di mettere in gioco se stesso per aiutare le persone a cui tiene; il personaggio di Root è quello che splende maggiormente e forse è anche uno dei più belli in circolazione. Inizialmente psicopatica e ossessiva verso la Macchina, lentamente la donna ha maturato sentimenti d’affetto per la sua squadra di “irrilevanti”, Shaw e Harold in primis, comprendendo l’importanza di Samaritan non solo per i suoi scopi egoistici. Person of Interest giungerà al termine con 13 episodi in cui vedremo lo scontro tra uomo e macchina, ma sopratutto tra uomo e uomo (ora che Samaritan non ha più il controllo), in un universo molto simile al Grande Fratello descritto nel romanzo 1984 di George Orwell. Non ci sono eroi, né cattivi, solo persone che fanno il meglio che riescono a fare.