GLI ANGRY BIRDS, DA POCO AL CINEMA, GIÀ INCATANO LA PLATEA ITALIANA: ECCO ALCUNE CURIOSITÀ SUL FILM D’ANIMAZIONE
Da gioco di fama mondiale a film: di solito le produzioni non fanno altro che sbagliare le proprie mosse, ma questo non è il caso di Angry Birds, una delle applicazioni più scaricate del mondo dal 15 giugno nelle sale italiane col lungometraggio d’animazione omonimo diretto da Clay Kaytis e Fergall Reilly.
Angry Birds è un prodotto infatti davvero ben fatto e riuscito, in cui non mancano importanti e sostanziali riferimenti al gioco di partenza né novità narrative che permettono al film di avere uno svolgimento interessante grazie anche alle numerose trovate originali e divertenti. Dall’uscita in sala si è già accaparrato il primo posto del box office, incassando nel primo giorno di programmazione 170mila euro (prendendo in considerazione i primi dati sarà quasi certamente il film più visto del weekend). Se siete già andati a vederlo no, ecco alcune curiosità che forse non sapete o di cui non vi siete accorti.
- La lavorazione del film si è svolta prevalentemente in Finlandia, patria della Rovio. Il film risulta essere il più costoso mai prodotto in questo Stato, in quanto sono serviti 75 milioni di euro.
- Partendo da personaggi abbastanza minimali e privi di corposità, la parte più difficile per i disegnatori è stata rendere “umani” questi uccelli, ossia caratterizzarli in modo antropomorfo e adattarli a un lungometraggio. Solo per Red ci sono voluti centinaia di disegni, senza contare i numerosissimi uccelli e maiali che compaiono nel film (più di un migliaio).
- Il cast vocale italiano comprende Maccio Capatonda, Alessandro Cattelan e Francesco Pannofino, ma la vera sorpresa proviene da quello originale. Nella versione in lingua infatti tra i doppiatori compare Sean Penn nel ruolo di Terence, un grosso uccello non parla mai ma si limita a grugnire e a fare strani versi senza pronunciare parola per l’intero film (tranne quando sul finale canta un pezzo lirico). Per fortuna nella versione italiana si è deciso di non ridoppiare il personaggio, e quindi vi godrete questa chicca.
- Tanti sono i riferimenti ad altri film (come le gemelle di Shining) e naturalmente al gioco stesso. Oltre alle doti personali di ogni singolo uccello e alle dinamiche del gioco (sconfiggere i maiali lanciandosi con una fionda enorme), ne appare uno già nella scena iniziale: Red chiede infatti un voto da 1 a 3 per la torta di compleanno recapitata, proprio come nell’applicazione veniva votata la partita appena giocata.
- Il successo degli Angry Birds è indiscusso, ed è partito dall’app, passando per svariate versioni del gioco (anche parodie di altre saghe come quella di Star Wars), parchi a tema, merchandise vari e una serie tv animata, disponibile in Italia su Netflix, e ugualmente prodotta, come il lungometraggio, da Sony e Rovio.