TOM CRUISE NEL GIAPPONE DI FINE 800 SI TRASFORMA NE L’ULTIMO SAMURAI PER EDWARD ZWICK
L’ultimo Samurai è un film del 2003, interpretato da Tom Cruise nel ruolo del comandante Algren.
Siamo in America, nel 1876.
Un Veterano del 7° Reggimento di Cavalleria Americano di nome Nathan Algren viene incaricato, da parte dell’Impero Giapponese, di Addestrare le truppe dell’imperatore Meji per combattere e sconfiggere i Ribelli Samurai. Algren, reduce dalla guerra in America contro i Pellerossa, è tormentato da incubi notturni per i sensi di colpa generatigli dai soprusi che ha dovuto commettere ai Nativi Americani, e, aggrappato solamente alla bottiglia di Whisky, è una persona senza più una morale, che alla fine accetterà l’incarico pensando solamente al lauto pagamento che percepirà da parte dei Giapponesi.
Dopo poco tempo che il Comandante Algren inizia il suo addestramento alle truppe, i generali Giapponesi decidono di attaccare i ribelli samurai per affrettare la vittoria, ma senza tener conto dell’opinione di Algren, il quale sostiene che i soldati non sono ancora sufficientemente pronti per affrontare una battaglia, dato che molti di essi prima di arruolarsi erano contadini e non combattenti. La battaglia risulta rovinosa per le truppe dell’Imperatore: I Samurai vivono la loro vita in funzione della disciplina e dell’arte del combattimento, con dottrine e addestramenti tramandati di generazioni in generazioni, quindi un avversario al di fuori della portata dell’esercito Imperiale.
Il film procederà raccontando il susseguirsi della guerra, (tratta trall’altro da fatti realmente accaduti, ovviamente in parte romanzati, della Ribellione di Satsuma, ndr) e del contatto tra l’Americano Algren e il Capo dei Samurai Katsumoto, tutti e due affascinati dalla cultura dell’altro. Edward Zwick è riuscito a non scadere nel classico “Blockbuster” povero di contenuti ma ha tirato fuori un grande capolavoro, anche grazie all’aiuto delle musiche curate da Hans Zimmer. Interfacciarsi con un’altra cultura non è mai facile, soprattutto se si parla di quella Giapponese, distante anni luce da una tradizione che può essere quella Americana o Europea.
Il mondo del Giappone Antico e in particolar modo quello dei Samurai è una tematica molto affascinante per noi occidentali, ma anche una cultura che alle volte ci risulta paradossale ed esagerata, ma solo perché molti di noi non riescono a capirla fino in fondo non riuscendo ad entrare nella loro linea di pensiero. Potrei stare a parlare ore sul Giappone e sulle sue innumerevoli tradizioni, usi e costumi, ma penso che mi allontanerei troppo dai binari cinematografici che il mio ruolo mi impone, posso solo dire che la critica giapponese ha applaudito più e più volte questo grande capolavoro di Zwick, che magistralmente, è riuscito ad esprimere quella “Filosofia” tutta orientale, creando una pellicola che verrà sempre annoverata tra i “ Pezzi forti” del Cinema Mondiale.