IL SEQUEL DELLE TARTARUGHE E IL NUOVO FILM DI TERRY GILLIAM I GRANDI TITOLI, MA ATTENTI A IT FOLLOWS
Uno è il secondo episodio, non eccessivamente atteso, dell’ultimo riavvio del franchise delle famosissime Tartarughe Ninja, col sottotitolo Fuori dall’ombra; l’altro porta semplicemente la visionaria e onorevole firma di Terry Gilliam, indimenticabile autore di film come Brazil e L’esercito delle 12 scimmie. L’azione, l’ironia e sicuramente un certo sentimento nostalgico, specie per la generazione anni ’80, contro il misterioso e affascinante futuro “distopico” di The Zero Theorem. Uno scontro che vede fronteggiarsi anche due generazioni di stelle del cinema e, soprattutto, due tipologie di attori hollywoodiani: la cura e la bellezza estetica di Megan Fox e dell'”arciere” Stephen Amell da una parte, la poliedricità estrema di Christoph Waltz. Non importa in fondo chi vincerà, poiché data la creatività “fantascientifica” che domina entrambi i prodotti, pur in modo diverso, a primeggiare è senza dubbio la magia del mezzo cinematografico. Ed è in questo senso, allora, che il già chiacchieratissimo in rete, It Follows, può inserirsi come vera mina vagante, per quella frangia di pubblico dai palati che privilegiano l’impatto emotivo, diretto, crudo e fortemente “reale”, almeno in apparenza, del genere orrorifico.
TARTARUGHE NINJA 2 – FUORI DALL’OMBRA
Tornano al cinema Michelangelo, Donatello, Leonardo, Raffaello, stavolta per combattere il più cattivo dei cattivi, al fianco di April O’Neil (Megan Fox), Vern Fenwick e di un nuovo arrivato: il vigilante mascherato da giocatore di hockey Casey Jones (Stephen Amell). Dopo la sua fuga il supercriminale Shredder unisce le proprie forze allo scienziato pazzo Baxter Stockman e ai due sciocchi scagnozzi, Bebop e Rocksteady, per scatenare un piano diabolico alla conquista del mondo. Quando le tartarughe si preparano ad affrontare Shredder e il suo nuovo team, si trovano di fronte ad un male ancora più grande ma con simili intenzioni: il famigerato Krang. Insomma, se siete fan delle creature di Eastman e Laird, e il primo non vi aveva entusiasmato del tutto, sappiate che a questo giro ci sono davvero tutti!
THE ZERO THEOREM
In un mondo futuristico e orwelliano in cui l’umanità è controllata dal potere delle corporazioni e da “uomini videocamera” che rispondono alla losca figura nota solo con il nome di Management, il genio informatico Qohen Leth (Christoph Waltz) vive recluso all’interno di una ex cappella distrutta dalle fiamme. Eccentrico, solitario e afflitto da angoscia esistenziale, Qohen da tempo lavora su un misterioso progetto – il Teorema Zero – volto a scoprire lo scopo della vita, qualora ne esista uno. Il suo lavoro e il suo isolamento sono a volte interrotti dalle visite della sensuale e vistosa Bainsley (Mélanie Thierry) e dell’adolescente prodigio Bob (Lucas Hedges). Sarà grazie a una delle invenzioni di quest’ultimo che Qohen affronterà un viaggio all’interno delle dimensioni nascoste della sua anima, dove si nascondono le risposte che sia lui che Management stanno ricercando per provare o confutare il Teorema Zero.
L’autunno in città per la diciannovenne Jay (Maika Monroe) significa scuola, ragazzi e fine settimana al lago. Ma dopo un’uscita e un incontro sessuale apparentemente innocente con il suo ultimo ragazzo (Jake Weary), si ritrova perseguitata da strane visioni e dalla sensazione inevitabile che qualcuno, o qualcosa, la stia seguendo. Produzione low budget, It Follows è la prima vera opera del regista David Robert Mitchell, che affonda le sue radici in una delle paure più comuni e primordiali dell’uomo, in quella strana sensazione di essere seguiti che non ci abbandona e colpisce anche le persone più tranquille. La minaccia non ha un volte né un nome, ma assume un linguaggio metafisico, mentale e psichico. Sicuramente il film si inserisce nella lista dei migliori horror degli ultimi dieci anni.