GIUSEPPE TORNATORE DIRIGE TIM ROTH IN UN MELO CLASSICO SENZA TEMPO: LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’OCEANO
Genere: Drammatico
Regia: Giuseppe Tornatore
Durata: 165 minuti
Anno: 1998
Voto: 5/5
“Perché, perché, perché, perché, perché… Ho l’impressione che sulla terra sprechiate troppo tempo a chiedervi troppi perché. D’inverno non vedete l’ora che arrivi l’estate. D’estate avete paura che torni l’inverno. Per questo non vi stancate mai di rincorrere il posto dove non siete: dove è sempre estate.”
Questa è la critica che T.D. Lemon 900, il protagonista del film del 1998 “La Leggenda del pianista sull’oceano” interpretato magistralmente da Tim Roth, fa nei confronti di tutte le persone che vede arrivare sulla nave in cui lui è nato e cresciuto, ma dalla quale non è mai sceso. Una critica che è alimentata dal fatto che le persone sognano sempre di stare in un luogo diverso da quello in cui si trovano, e spronano anche il protagonista a scendere da quella nave ed esplorare il mondo. Ma per T.D. Lemon non è così.
Lui si trova bene su quella nave, non ha bisogno di andare in altri luoghi per essere felice, i suoi genitori lo hanno abbandonato là fin da quando era in fasce e da quel giorno è diventato una parte fondamentale di essa, come fosse il timone o il motore, anche grazie alla sua abilità innata per il pianoforte, tanto da fargli guadagnare il posto fisso di pianista nelle serate del Transatlantico Virginian. Dopo poco tempo diventerà una vera e propria leggenda, grazie anche al passaparola dei vari ospiti che avranno il piacere e l’onore di assistere alle sue performance.
Il film è tratto dal monologo teatrale “Novecento” di Alessandro Baricco, e trasposto su schermo grazie alla cinepresa guidata da Giuseppe Tornatore. Le musiche, che non solo fanno da sfondo in qualità di colonna sonora dell’opera ma sono parte integrate della storia, sono orchestrate dal premio Oscar Ennio Morricone, che riceverà due anni dopo l’uscita del film un Golden Globe alla Miglior Colonna Sonora.
Gran parte del film è girato in Ucraina e alcune scene sono state girate anche a Roma, all’Ex Mattatoio di Testaccio. C’è poco altro da aggiungere su questo film, dato che ogni altra parola sarebbe superflua: le immagini, le interpretazioni e le musiche parlano da sé. Tim Roth nonostante non abbia apprezzato la sua interpretazione del film penso che abbia creato qualcosa di unico, un personaggio molto “umano” ma nello stesso tempo fuori dall’ordinario.
T.D. Lemon ha vissuto tutta la sua vita su quella nave senza mai scendere sulla terra ferma, ma risulta essere una persona molto più “vera” e “incontaminata” rispetto a chi vive tutti i giorni nelle grandi città, facendo notare che la vita frenetica sulla terra con tutte le sue cose superflue e false speranze che ci circondano in realtà non giovano alla nostra persona ma anzi, la contaminano. Quindi schiacciate play e tuffatevi anche voi nel mondo di T.D. Lemon 900, il Transatlantico Virginian e de “La Leggenda del pianista sull’oceano”.