IL NUOVO FILM DISNEY OCEANIA, ATTESO PER NATALE NELLE SALE ITALIANE, DA ALCUNI GIORNI È AL CENTRO DELLE CRITICHE DEL MONDO SOCIAL
Se ne parla da mesi, e in questi giorni ancor di più: perché se da una parte Oceania è fra i più attesi lungometraggi d’animazione dell’anno, da molti già considerato come il “film di Natale”, dall’altra non si risparmiano le polemiche sull’ultima trovata di merchandising della House of Mouse.
Per quanti non fossero informati, partiamo dal principio. Oceania racconta per la prima volta di una principessa polinesiana, Vaiana, che partita in un avventuroso viaggio che la porta a solcare l’oceano, incontra il semidio Maui. Alla fine di questa esperienza, dopo essersi scontrati con leggendari esseri e creature feroci, la ragazza troverà la cosa più importante, cioè chi è davvero. La storia è in parte ispirata ai racconti della tradizione orale delle popolazioni delle isole del Pacifico, e porta la celebre firma di due registi già acclamati per La Sirenetta, Aladdin e La Principessa e il Ranocchio, ossia Ron Clements e John Musker.
Alcune critiche si erano già abbattute contro il film mesi fa, quando uscì la notizia che sia il nome della protagonista e di conseguenza il titolo (Moana) erano stati pudicamente cambiati nella versione italiana, forse per evitare che ricordassero una celebre pornostar.
Oggi il putiferio che ruota intorno al film è invece dovuto ad un nuovo prodotto per bambini. Molti fra
oggetti, giocattoli e abiti ispirati a Oceania sono infatti già in vendita negli store Disney e online, e fra questi non è sfuggito all’occhio clinico di molti utenti del mondo social un nuovo costume per bambini pensato per essere indossato questo Halloween.
Le polemiche si sono scatenate perché il costume, a detta di molti utenti residenti nelle isole del Pacifico e non, renderebbe il colore della pelle un travestimento, ridicolizzando la cultura di intere popolazioni. Inoltre la decisione di rendere Maui un tale omone veicolerebbe un’immagine sbagliata di dette popolazioni, ostacolando la lotta all’obesità infantile tanto decantata dai Governi del mondo.
Ma molti altri hanno anche controbattuto a tutto ciò definendola una polemica sterile, e in particolare alcuni utenti hanno ricordato come in passato (ma anche oggi) ci si sia vestiti da pellerossa come anche da altri personaggi Disney con evidenti conformazioni fisiche (i sette nani di Biancaneve per esempio) senza però mai gridare allo scandalo razziale. Ci si è sbagliati prima o si sta esagerando ora?