Pets – Vita da animali: recensione

LA ILLUMINATION CON PETS – VITA DA ANIMALI BISSA IL SUCCESSO DEI MINIONS, GIOCANDO ANCORA UNA VOLTA MOLTO BENE LA CARTA DEL DIVERTIMENTO

pets posterGENERE: animazione

DURATA: 90 minuti

USCITA IN SALA: 6 ottobre 2016

VOTO: 3,5 su 5

Max e Katie sono inseparabili: lui miglior amico a quattro zampe di lei, vivono felicemente nella Grande Mela, in un condominio abitato da tante famiglie che come loro adorano, ricambiati, i pelosi, siano essi cani, gatti, roditori o volatili. Un giorno, a minare la stabilità di questa vita, arriva Duke, cane salvato dal canile che minaccia, agli occhi di Max, il suo rapporto con Katie. Scappati al controllo dello strampalato dog sitter, finiti prima nelle mani degli accalappiacani poi nelle zampe di una strana gang di animali abbandonati alla ricerca di vendetta, Max e Duke verranno ritrovati dalla squadra di amici del condominio capitanati da una intrepida cagnetta, e scopriranno che “essere fratelli” non è poi così male.

Dopo il successo di LoraxCattivissimo me, e l’ancor maggiore risonanza che hanno avuto i gialli Minions, la Illumination torna in sala con un nuovo film che ha già incassato cifre astronomiche nel mondo e si appresta a sbancare anche in Italia. Da mesi si parla di Pets – Vita da animali e ora, dopo la presentazione in anteprima a Venezia 73, sta per giungere in sala.

Tutto gira intorno a una semplice domanda: cosa fanno i nostri animali quando non siamo a casa, quando usciamo per lavoro o divertimento e li lasciamo soli? I registi  Chris Renaud Yarrow Cheney ci mostrano una schiera di pelosi e piumati animali alle prese con lunghe attese aspettando i loro padroni, ma anche con festini, divertimento e vari passatempi. La vita newyorkese incontra quella dei pelosi addomesticati, che conoscono quartieri, tendenze, musica e mode.

Ma Pets è anche (e soprattutto) l’avventura di un gruppo di quadrupedi e alati alla ricerca di due amici scomparsi, Max e Duke, che li porterà a confrontarsi con chi è stato meno fortunato: da una parte quindi gli animali domestici, viziati e abituati a ogni privilegio e comodità, e dall’altra gli Sciacquonati, quelli abbondati e che cercano vendetta contro il genere umano desiderandone lo sterminio (ah, sono guidati da un coniglietto bianco, tanto carino quanto schizzato e inquietante).

Il film ha una costruzione molto semplice e uno stile uguale ai precedenti lavori della casa: non punta a esplorare o sperimentare qualcosa di nuovo, quanto a percorrere una strada certa, già battuta e apprezzata da un vastissimo pubblico. A rendere speciale Pets però sono il ritmo incessante, le battute, le situazioni travolgenti e inarrestabili. La sceneggiatura è un punto di forza del film, costellata da una cascata di gag che coinvolge i personaggi, tutti ben caratterizzati anche in base alle abitudini e attitudini delle singole specie e razze protagoniste.

Numerose sono anche le citazioni. “Sono una gatta”. “Nessuno è perfetto!” è solo uno dei tanti omaggi presenti rivolti al grande cinema. In questo caso si rifà al film A qualcuno piace caldo, ma non mancano anche riferimenti a La finestra sul cortile, uno molto esplicito a Grease, di cui si utilizza una delle canzoni più famose, Jurassic Park – Il mondo perduto e molte altre, senza dimenticare gli altri titoli Illumination: I Minions tornano non solo in un divertentissimo corto in apertura, ma anche nel corso del lungometraggio, e del prossimo film in uscita Sing compare il manifesto sul retro di un autobus, più volte inquadrato.

E dopo aver visto Pets ve lo chiederete più spesso anche voi: cosa fanno i vostri animali quando non ci siete?

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