L’ULTIMA IMPORTANTE FATICA DI OLIVER STONE HA SOLO “RIVALI” ITALIANI, MA ANCHE CUBANI
Rispetto agli ultimi weekend, quello che ci aspetta non si può certo dire tra i più ricchi di grossi titoli internazionali. Ma non disperate, perché i prodotti interessanti comunque non mancano. Uno, per esempio, più che grosso è gigantesco: Snowden l’ultimo lavoro di Oliver Stone, già visto nella passata Festa di Roma, destinato a dominare nella prossima stagione dei premi. In confronto al regista americano, due volte vincitore dell’Oscar (per Nato il quattro luglio e Platoon), l’italiano Michele Vannucci può difficilmente figurare, sulla carta, eppure, secondo la nostra redazione, Il più grande sogno (anche questo passato in rassegna in un Festival, stavolta a quello di Venezia) si distingue per insolito coraggio, qualità che sicuramente piacerebbe all’illustre collega d’oltreoceano. Per chi è alla ricerca, intanto, di un cinema meno impegnato, ma sempre italiano, ecco arrivare il primo “film di Natale” della stagione, a un mese dalle festività: La cena di Natale, pieno di volti noti del nostro star system nazionale, commedia visibilmente allegra e leggera, ma ben lungi dall’essere un “cinepanettone” (per quello di penserà il prossimo “ritorno” di Boldi & co.). Di ben altri toni e ambizioni, invece, Condotta, film di Ernesto Daranas che racconta, attraverso le vicende di un’istituto di correzione per ragazzi, la più grande storia recente di Cuba.
Il film racconta la vita, nonché sconvolgente vicenda di cronaca, di Edward Snowden, un professionista informatico americano ed ex tecnico della CIA, che nel Giugno del 2013 ha fatto trapelare informazioni classificata dalla NSA (National Security Agent) tramite il quotidiano britannico The Guardian. Tra le rivelazioni più importanti, il cyber snooping illegale (ossia l’accesso non autorizzato ai dati di un’altra persona o società) praticato dall’agenzia ai danni di milioni di cittadini americani ignari, nascosto all’epoca anche al Congresso. o. La denuncia di Oliver Stone, mediante la scioccante storia raccontata dallo stesso informatico, è di quelle pesanti, che non passerà inosservata e sarà destinata a far discutere ancora, una volta fatto il suo esordio nelle sale di tutto il mondo. La prova di un Joseph Gordon-Levitt sempre più camaleontico, capace di rendere sensibilmente umana la lotta interiore del “robotico” Snowden, diviso tra il sentimento patriottico e la moralità personale, apre a una stagione di premi che sicuramente lo vedrà protagonista.
Il film racconta infatti la storia vera di Mirko Frezza, giovane cresciuto ai margini di Roma e poi uomo e padre, inciampato negli “impicci” illegali e rimasto in carcere per sette anni. È qui che scopre di avere ancora un futuro, ed uscendo lotta per costruirlo, spezzando la catena del piccolo crimine, che il padre cerca di tenere ben salda. Opera prima di Michele Vannucci, è ben riuscita e significativa sotto diversi aspetti. Anzitutto la determinazione e il coraggio del suo produttore, Giovanni Pompili di Kino Produzioni, che ha fortemente voluto realizzare il lungometraggio tratto dal corto, sfidando il mercato, che spero premi questa operazione di indubbio valore non solo cinematografico, ma umano e sociale.
LA CENA DI NATALE
Dopo il successo di Io Che Amo Solo Te tornano le emozioni, le risate e le furie dei personaggi creati da Luca Bianchini, che troveremo ancora insieme per La cena di Natale. Nella splendida Polignano a Mare imbiancata della neve, saranno ancora più agitati del solito: tra isterismi, introvabili capitoni, test di gravidanza, ansiolitici, ascensori bloccati, anelli scomparsi, ritrovamenti e colpi di scena, ne succederanno di tutti i colori. Un film di Marco Ponti con protagonisti Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, insieme a Michele Placido, Veronica Pivetti, Eva Riccobono, Uccio De Santis,Angelo De Matteis e tanti altri.
CONDOTTA
Siamo a Cuba. L’undicenne Chala vive con la madre tossicodipendente, che cerca di aiutare economicamente allevando piccioni e addestrando cani da combattimento. La sua resa scolastica non è delle migliori, anche perché non perde occasione per farsi notare e riprendere. L’anziana maestra Carmela sa però come occuparsi di lui, ma quando si ammala viene sostituita da una collega molto più giovane che non accetta le intemperanze del ragazzo. Il consiglio di direzione decide di mandarlo a una scuola di condotta, un istituto di correzione per i ragazzi indisciplinati e con problemi, scelta però non appoggiata da Carmela. Il film di Ernesto Davaras è un potente affresco sociale che porta sul grande schermo il tema dell’insegnamento vissuto come una vocazione dalla professoressa Carmela e le vicende del giovane Chala costretto nella sua prematura crescita ad affrontare esperienze di violenza e durezza che ne plasmano inevitabilmente il carattere.