DA BEVERLY HILLS A HARVARD PER DIMOSTRARE CHE SOTTOVALUTARE UNA BIONDA NON È MAI UNA SCELTA SAGGIA!
Vestito rosa lungo fino al ginocchio, sandali con il tacco alto e una borsa in cui mettere l’amato chihuahua: quando si pensa a un avvocato non è certo questa la prima immagine che viene in mente! Tuttavia, è proprio questo il singolare look scelto da Elle Woods, una ragazza cresciuta a Beverly Hills, interpretata dall’altrettanto bionda Reese Whiterspoon, che – anche contro i propri propostici – riesce a farsi notare fra le matricole della facoltà di legge di Harvard e a diventare un legale di successo.
La rivincita delle bionde è stato diretto da Robert Luketic ed è liberamente ispirato al romanzo Legally Blonde di Amanda Brown, che attraverso le vicende della protagonista mette in discussione l’antico stereotipo secondo il quale una folta chioma bionda nasconda una personalità non tanto brillante. All’inizio del film la stessa Elle sembra cadere vittima di questa convinzione: i suoi unici interessi, infatti, paiono la confraternita di cui fa parte, lo shopping con le amiche, il suo amore per il fitness e quello per il suo fidanzato, Warner (Matthews Davis).
Ma la realtà in cui Elle si sentiva a proprio agio viene sbalzata via quando quest’ultimo le comunica che ormai la loro relazione deve giungere al termine, poiché lei non è abbastanza intelligente per divenire in futuro la moglie di un politico. Sentendosi rifiutata, Elle viene consolata dalle amiche e alla fine decide che l’unica soluzione per risollevare la sua storia d’amore e far cambiare idea a Warner è dimostrargli che si sbaglia. Nell’incredulità generale la ragazza riesce a essere accettata alla facoltà di legge di Harvard, dove studierà lo stesso Warner; ma una volta lì il suo modo di fare da pin-up e il suo look eccentrico rigorosamente in rosa le creeranno non pochi problemi.
Durante la prima lezione, infatti, Elle non è in grado di rispondere a una domanda della professoressa Stromwell (Holland Taylor) e viene umiliata da un’altra studentessa, Vivian (Selma Blair), che poco dopo scoprirà essere la nuova fidanzata di Warner. Quest’ultima pare rappresentare la nemesi di Elle e quello che i genitori del ragazzo probabilmente riterrebbero alla sua altezza. Nonostante tutto la giovane decide di non arrendersi e di dimostrare a tutti ciò di cui è capace. Il suo impegno nello studio viene ripagato quando uno dei suoi professori la sceglie insieme ad altri studenti per assisterlo in un difficile caso, che sta seguendo per il suo studio legale.
Anche in questa circostanza non solo Elle riesce a farsi notare, ma anche a ottenere la fiducia della loro cliente, Brooke (Ali Larter), con cui a Los Angeles aveva seguito un corso di fitness. Tuttavia, come la stessa protagonista afferma, non è semplice essere bionda e l’ennesimo fraintendimento non tarda ad arrivare: il professor Callahan (Victor Garber), infatti, una sera dopo averla lusingata le pone avance indesiderate, che la fanno fuggire via dallo studio in lacrime.
Ma Elle Woods non è una ragazza che si arrende e, fra mille peripezie, riesce non solo a spodestare Callahan dal suo ruolo di legale di Brooke, ma anche a vincere il processo, facendo uscire allo scoperto la vera responsabile del delitto per cui quest’ultima era stata ingiustamente accusata.
Tuttavia, le avventure della protagonista non si concludono negli anni del college. Il successivo Una bionda in carriera, diretto da Charles Herman-Wurmfeld, infatti, ci fa ritrovare un’ambiziosa e agguerrita Elle a Washington D.C. La ragazza cercherà di fare del suo meglio per districarsi fra l’organizzazione del suo matrimonio con Emmett (Luke Wilson), uno degli ex-associati del professor Callahan, e la sua battaglia per difendere i diritti degli animali.
L’interpretazione di Elle Woods in La rivincita delle bionde valse a Reese Whiterspoon una nomination ai Golden Globe come migliore attrice protagonista in una commedia o musical nel 2002 e anche la simpatia di coloro che almeno una volta si sono sentiti discriminati per i propri capelli o il proprio guardaroba!