MATT DAMON È UN GENIO DELLA MATEMATICA IN WILL HUNTING – GENIO RIBELLE DI GUS VAN SANT
Capelli biondi, sguardo impertinente e una spiccata attitudine per le risse da bar. A vent’anni Will Hunting è tutto tranne che un ragazzo d’oro, eppure il suo innato talento per il calcolo e la logica riescono a colpire un professore di matematica, che cercherà in ogni modo di indirizzarlo sulla strada a cui vorrebbe destinarlo.
In Will Hunting – Genio ribelle Matt Damon interpreta uno dei ruoli migliori della sua carriera, riuscendo a dare vita a un personaggio sfaccettato e al quale è impossibile restare indifferenti. All’inizio del film, diretto dal regista Gus Van Sant, Will è a tutti gli effetti un teppista: trascorre il suo tempo a bere birra con gli amici nei bar, non disdegna le risse e per arrivare a fine mese lavora come inserviente al Massachusetts Istitute of Technology (MIT) di Boston.
È proprio qui che la sua strada si incrocia con quella del professor Gerald Lambeau (Stellan Skarsgard), un esperto di matematica. Quest’ultimo, infatti, per spronare i suoi studenti, scrive alla lavagna un problema talmente complesso da metterli in difficoltà ma che Will riesce a calcolare. Ansioso di scoprire chi sia la mente brillante dietro a quella soluzione, il professore lancia una nuova sfida, che puntualmente il ragazzo riesce a risolvere. Tuttavia, prima che l’insegnante riesca a fermarlo, lui si allontana.
Nel frattempo Will incontra una studentessa di Harvard, Skylar (Minnie Driver), ma quella sera viene arrestato. Quando il professor Lambeau viene a conoscenza della sua situazione fa da garante per lui a patto che Will studi matematica e incontri uno psicologo. Il ragazzo è restio a questa imposizione e riesce a far scappare qualunque esperto cerchi di aiutarlo. Rimasto senza altre opzioni, il professore è costretto a rivolgersi a un suo vecchio amico, il dottor Sean McGuire (Robin Williams).
Sarà proprio quest’ultimo a cambiare la vita di Will, che in una delle scene più emozionanti del film si renderà finalmente conto che gli abusi che ha subìto da bambino e i suoi problemi relazionali non sono colpa sua. Lo psicologo riuscirà anche a permettergli di trovare il coraggio per portare avanti la sua storia d’amore con Skylar, che nel frattempo si è trasferita in California.
La grande forza di Will Hunting – Genio ribelle risiede proprio nel rapporto che si instaura fra Will e il dottor McGuire. È lui a fargli capire che può prendere una strada diversa da quella a cui parrebbe destinato in base ai suoi piccoli precedenti penali o alle ambizioni del professor Lambeau. La scena finale in cui il ragazzo si reca a casa dello psicologo e gli lascia un biglietto con scritto “Spiacente, devo occuparmi di una ragazza” è una citazione delle parole che l’uomo aveva usato a suo tempo con i suoi amici, quando aveva rinunciato a una partita di baseball per conoscere colei che sarebbe diventata sua moglie.
L’incontro con Will riesce anche ad aiutare il dottor McGuire, che dopo la morte di quest’ultima aveva smesso di fare molte cose e che, invece, decide di prendersi un anno sabbatico dall’insegnamento e di viaggiare. Grazie alla sua interpretazione in Will Hunting – Genio ribelle Matt Damon ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui una nomination agli Oscar come migliore attore protagonista e una ai Golden Globe come migliore attore in un film drammatico nel 1998.
Inoltre, Matt Damon e Ben Affleck – che interpreta uno degli amici di Will – sono gli autori della sceneggiatura del film, che fu premiata con un Oscar come migliore sceneggiatura originale. Se non avete ancora visto Will Hunting – Genio ribelle vi consigliamo di rimediare!