Queen Mimi, il documentario sulla regina di Santa Monica

QUEEN MIMI, IL DOCUMENTARIO DI YAVIN ROKAH, PRESENTA LA FORZA DI UNA DONNA CHE NON SI È DATA PER VINTA

Queen_MimiClasse 1925, Queen Mimi, all’anagrafe Marie Elizabeth Haist è nata a Los Angeles. Dopo essersi sposata con un futuro maestro e aver avuto due bambine, Marie decide che condividere la vita con un marito fedifrago non fa per lei. “Marito e moglie non litigavano, dovevi solo ubbidire” racconta Mimi e questo, nonostante una cultura cattolica e di inizi Novecento, non andava bene per la futura regina della Montana Avenue.

Il progetto, che racconta il passato e le sfide affrontate di questa ultra ottantenne, porta la firma di Yavin Rokah, un ragazzo di origini israeliane che si è trasferito prima a New York e poi a Los Angeles per diventare un attore.

Come racconta lo stesso Rokah nell’incipit del documentario, ha conosciuto Mimi nel bar dove lavorava come barista aspettando il momento in cui la sua carriera nel mondo dello spettacolo avrebbe avuto inizio. Tra un cappuccino e l’altro, ha avuto modo di entrare in contatto con l’allegra senzatetto che viveva nella lavanderia automatica al di là della strada.

Il documentario è formato da interviste e spezzoni di vita quotidiana di Mimi raccolte in un arco di 5 anni. Molto delicatamente, raccogliendo anche testimonianze di amici e colleghi, Rokah arriva a sbrogliare la matassa di segreti e situazioni difficili che si nascondono dietro una faccia pulita costellata da rughe d’esperienza, due vispi occhi azzurri e pantaloni e maglie di color rosa.

Mimi è un concentrato di forza. Una donna che all’età di cinquant’anni, dopo il divorzio, si ritrova a vivere per strada. All’inizio in macchina e poi negli androni dei palazzi, finendo in ipotermia per due volte e rischiando di essere violentata da un altro svantaggiato come lei.

Ma Mimi, come ripete nel documentario più volte, non ha mai chiesto l’elemosina e non ha mai voluto l’aiuto dei circoli parrocchiali. Essendo rivolti soprattutto a persone affette da dipendenze, Mimi non voleva esser associata a loro dalla gente che la conosceva. E così arriva alla lavanderia automatica che le farà da casa, si mette a chiacchierare con la gente, li aiuta a piegare la biancheria, a impostare i lavaggi e questi le danno dei soldi per il servizio.

Tra le persone che conosce c’è anche l’attore comico Zach Galifianakis, che diventerà suo amico e lei diventerà il suo date per diversi red carpet. È l’attore stesso che le comprerà un piccolo appartamento dove finalmente Mimi può sentirsi a casa, dormire sdraiata, avere la propria televisione e i propri mobili, regalati da un’altra attrice che vive in zona la nostra pasticciona Bridget Jones, aka Renée Zellweger.

Quella di Mimi è una storia piena di filosofia e saggezza, di forza e di tenacia, fatta anche di persone disponibili e con tanta gentilezza da offrire, e con un bel lieto fine che non cozza affatto con il periodo festivo alle porte.

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