PETER FONDA RIVELA LA SCELTA DI JACK NICHOLSON, SUO COMPAGNO DI SET IN EASY RIDER
New York – Che fosse da tempo lontano dai riflettori se ne erano accorti in molti, soprattutto i tanti tifosi dei Los Angeles Lakers, la squadra di basket della città degli angeli.
Abituati alla sua presenza costante per le gare casalinghe del team giallo-viola, nel suo solito seggiolino a bordo campo, vicino ad allenatori e giocatori di cui era diventato nel tempo amico. Istrionico ed imprevedibile anche nel ruolo del “tifoso”.
Da qualche anno però Jack Nicholson non era più al suo posto designato e di certo la sua decisione aveva poco a che vedere con la imprese sportive di una squadra lontana dai vertici della NBA, lega professionistica americana di basket.
John Joseph “Jack” Nicholson compirà ad aprile 80 anni e seppure come tanti altri miti viventi di Hollywood risulta difficile immaginarlo così in là con gli anni, il suo ritiro dalla scena pubblica e dai set cinematografici ha seguito un percorso naturale e graduale nel tempo.
Oggi è arrivata una ulteriore conferma indiretta della decisione di dire definitivamente addio al grande schermo. A rivelarlo, l’amico Peter Fonda, co-star nel 1969 in Easy Rider. “Non voglio parlare per lui – ha detto al ‘tea party’ a Los Angeles della British Academy of film – ma ormai Jack ha fatto tanto lavoro, sta bene finanziariamente ed e’ praticamente in pensione”.
L’ultimo ruolo cinematografico di Nicholson risale al 2010, nella commedia corale How do you know di James L. Brooks, ma possiamo considerare la sua presenza nel capolavoro di Martin Scorsese The Departed, come ultima vera interpretazione di una carriera inimitabile.
12 candidature agli Oscar e ben 3 statuette vinte come miglior attore (Qualcuno volò sul nido del cuculo, Voglia di tenerezza e Qualcosa è cambiato) la sua carriera ha attraversato 60 anni ed è stata caratterizzata da ruoli che sono rimasti nell’immaginario collettivo di almeno 3 generazioni.
Atonioni, Kubrick, Forman, Scorsese, Brooks, Burton, Nichols i registi con cui ha lavorato.
Con 18 nomination e 7 vittorie è l’attore che detiene il record sia di vittorie sia di candidature ai Golden Globe e nel 1994 gli è stato assegnato un premio alla carriera dell’American Film Institute per il suo contributo nella storia del cinema statunitense.
“Non reciterò sino al giorno della mia morte, non è per questo che ho iniziato a fare l’attore”, aveva dichiarato qualche anno fa in risposta ad alcune voci iniziate a circolare circa una sua presunta demenza senile. Peccato Jack, ci mancherai…